Nazionale: l’Inghilterra vince 5-0 come negli ultimi due precedenti
La quarta volta di Inghilterra-San Marino a Wembley è la prima, tra gli altri, anche per Franco Varrella, in un’alternanza di commissari tecnici che nei tre precedenti ha voluto sempre tecnici diversi a guidare i Titani dall’area tecnica londinese. L’omologo inglese – Gareth Southgate – consegna la fascia da capitano a Sterling, impegnato a supportare Calvert-Lewin nella batteria di trequartisti completata da Lingard e Mount.
San Marino conta quattro assenze nel lotto di giocatori sovente coinvolti dall’allenatore romagnolo: oltre allo squalificato Davide Simoncini, cause di forza maggiore hanno negato Wembley anche a Matteo Vitaioli, Fabio Tomassini ed Alessandro Golinucci. Confermato Elia Benedettini tra i pali, così come la coppia di avanti composta da Nicola Nanni e Berardi. Prima del fischio d’inizio, oltre alla commemorazione di Tom Moore – recentemente scomparso –, i nazionali di Inghilterra e San Marino si sono inginocchiati nel gesto ormai universalmente riconosciuto nell’ambito della sensibilizzazione contro la violenza sulle minoranze, in particolare per le persone di colore salita purtroppo alla ribalta della cronaca nei mesi scorsi. Un’iniziativa promossa dalla Federcalcio inglese a cui San Marino ha risposto con entusiasmo e viva partecipazione.
Venendo alle questioni di campo, positivo l’inizio sammarinese, che mostra grande applicazione nello sviluppare la sua partita di sacrificio e quasi sempre in assenza del pallone tra i piedi. I padroni di casa si fanno vedere con un paio di imprecisi colpi di testa di Sterling e Calvert-Lewin. Diverso il discorso quando Lingard si smarca in prossimità dell’area di rigore: potente e preciso il suo destro a giro, che Elia Benedettini devia in angolo in bello stile. Poco dopo, ghiotta opportunità per Stones che dal cuore dell’area di rigore spedisce alto col piattone destro. Il gol è nell’area e si concretizza al 14’ nella ricercata azione manovrata britannica: Chilwell si avventura in avanti e serve al centro un bel pallone per Ward-Prowse che impatta alla grande col mancino per il suo primo centro internazionale.
Una manciata di minuti più tardi, sugli sviluppi di un’azione simile, Lingard trova solo l’esterno della rete. Replica sammarinese con Berardi che sfida e salta Stones sulla destra, Titani poi sfortunati sulla carambola che non porta in dote un ‘opportunità da corner. Sul fronte opposto, l’Inghilterra raddoppia con la zuccata da Calvert-Lewin, che fa valere la sua prestanza fisica e colpisce da breve distanza. Lavoro per Elia Benedettini, com’è facile immaginare, non ne manca e al 24’ l’estremo biancoazzurro si esibisce in un intervento monumentale su Chilwell. Il terzino inglese indovina la traiettoria perfetta dalla distanza, impegnando severamente il più esperto dei cugini Benedettini – straordinario nella circostanza –. Altrettanto efficace, se non stilisticamente da incorniciare, la parata di piede sulla conclusione dai 25 metri di Mount. Sul proseguo dell’azione, poi, Sterling non trova la porta da posizione invitante. Il capitano inglese trova il modo di riscattarsi poco dopo la mezz’ora, quando l’Inghilterra recupera il possesso in zona offensiva con la complicità ospite: palla dirottata su Sterling che salta Brolli nello stretto e va a segno da breve distanza, beneficiando anche della deviazione di Rossi.
Quelli di Southgate sembrano volare in campo ed il gap certo non è stato colmato, nemmeno in minima parte, da quattro mesi di inattività cui hanno dovuto far fronte la gran parte dei Nazionali sammarinesi per via della sospensione dei campionati dilettantistici. Dopo un paio di tentativi di Calvert-Lewin e Lingard, San Marino alleggerisce con la combinazione tra Berardi e Palazzi, con quest’ultimo che chiude un triangolo di tacco per portare a casa il primo calcio d’angolo ospite. Nel finale di frazione Inghilterra a caccia del quarto: Elia Benedettini è portentoso nel negare un gol già fatto a Lingard, mentre Sterling spedisce alto col sinistro dopo un assolo nel quale ha seminato un paio di avversari.
È l’ultimo acuto del primo tempo del capitano che, insieme a tre altri compagni, è oggetto del turnover di Southgate, che voltandosi ha potuto inserire giocatori di simile spesso senza dover scomodare – uno per tutti – Harry Kane. Il sostituto dell’attaccante del Tottenham, Calvert-Lewin, non lo fa certo rimpiangere trovando anche il gol del 4-0 al 53’. Imbucata sulla sinistra per Lingard, che ha servito al connazionale un pallone all’interno dell’area piccola, davvero solo da spingere. Anche Varrella mette mano alla panchina, inserendo Mularoni e Ceccaroli. Di là, Southgate spende l’ultimo cambio poco dopo l’ora di gioco, lanciando Watkins.
Da questo momento l’Inghilterra sembra voler a tutti i costi mandare in gol Lingard, che continua a sbattere su Elia Benedettini tra buone risposte dell’estremo biancoazzurrro e responsabilità proprie, come quando al 65’ calcia debole da ottima posizione e poco più tardi manca un aggancio semplice in area di rigore. San Marino fa vedere le cose migliori sempre sull’asse Palazzi-Berardi, detto che non sono certo queste le partite per poter esaminare le trame offensive sammarinesi. E in termini di geometrie, c’è da rivedere quella disegnata da Ward-Prowse su punizione al 72’: Elia Benedettini sfiora con la punta delle dita il pallone che si infrange sul palo, infilando la quarta super parata di serata. Poco più tardi, Bellingham ci prova in sforbiciata da centro area, ma non inquadra lo specchio dopo aver colpito sporco. Prosegue in tutto questo anche il duello tra l’estremo del Cesena e Lingard: la punta dello United torna a provarci al 78’, ma Benedettini una volta di più è reattivo nel respingere lateralmente il destro a giro dell’avversario. Nulla da fare invece sul diagonale destro di Watkins che sfrutta a dovere lo spazio eccessivo concessogli, lasciando di sasso il portiere ospite.
Termina così col pokerissimo inglese, risultato uscito anche in occasione degli ultimi due precedenti nella capitale oltre Manica. Ora il focus è tutto sull’Ungheria, protagonista insieme alla Polonia di una vera e propria festa del gol nel 3-3 della Puskas Arena. Nell’altra sfida, l’Albania è passata di misura ad Andorra.
European Qualifiers | Inghilterra-San Marino 5-0
INGHILTERRA [4-2-3-1]
Pope; James (dal 46’ Trippier), Coady, Stones (dal 46’ Mings), Chilwell; Philips, Ward-Prowse; Lingard, Mount (dal 46’ Bellingham), Sterling (dal 46’ Foden); Calvert-Lewin (dal 63’ Watkins)
A disposizione: Henderson, Johnstone, Kane, Dier, Shaw, Rice, Maguire
Allenatore: Gareth Southgate
SAN MARINO [4-2-3-1]
E. Benedettini; Ma. Battistini, Rossi, Brolli, Grandoni (dal 54’ Ceccaroli); Golinucci (dal 70’ Mi. Battistini), Lunadei (dal 78’ Giardi); Hirsch (dal 54’ Mularoni), Berardi (dal 78’ D’addario), Palazzi; N. Nanni
A disposizione: Stimac, S. Benedettini, Zafferani, Conti, Fabbri, L. Nanni, Zonzini
Allenatore: Franco Varrella
Arbitro: Kirill Levnikov (RUS)
Assistenti: Egor Bolkhovitin (RUS) e Andrei Vereteshkin (RUS)
Quarto ufficiale: Vladislav Bezborodov (RUS)
Marcatori: 14’ Ward-Prowse, 21’, 53’ Calvert-Lewin, 31’ Sterling, 83’ Watkins
Ammoniti: Coady
FSGC | Ufficio Stampa
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