Nazionale: domani la prima volta con l’Albania nelle qualificazioni
San Marino torna in campo in partite ufficiali per la terza volta in sette giorni: non era mai accaduto prima e – senza le necessarie modifiche al calendario internazionale per garantire EURO 2020 ai tempi della pandemia – non sarebbe dovuto accadere. Dopo Inghilterra ed Ungheria, con cui i Titani hanno dimostrato una buonissima compattezza difensiva, arriva il test con l’Albania di Edi Reja. Le Aquile hanno ottenuto un successo di misura al debutto con Andorra (rete di Lenjani), mentre la prima dell’anno a Tirana è costata una sconfitta per 2-0 ad opera della favoritissima Inghilterra.
Fronte sammarinese, torna a disposizione Davide Simoncini dopo le due giornate di squalifica conseguenti all’espulsione rimediata a novembre con Gibilterra. Dovesse essere schierato titolare, ritroverebbe anche la fascia da capitano finita al braccio di Palazzi nelle ultime due occasioni. Se dovesse Nel lotto dei convocabili, figura nuovamente anche Tommaso Zafferani, mentre ne escono Giardi e Bernardi. I Titani dovranno fare attenzione anche alla gestione dei cartellini, considerato che il quarto appuntamento con le qualificazioni a Qatar 2022 sarà a settembre ad Andorra. Quattro i giocatori in diffida domani sera, si tratta di Rossi, Fabbri, Lunadei e Manuel Battistini. Non sarà dell’incontro Gjasula: il centrocampista dell’Amburgo ha rimediato due ammonizioni nelle altrettante sfide sin qui giocate e tornerà a disposizione di Reja per la trasferta in Polonia.
In conferenza stampa, insieme al CT Franco Varrella, anche Enrico Golinucci. Il centrocampista granata, che ha tagliato il traguardo delle 25 presenze domenica scorsa, ha sottolineato come: “Dobbiamo pensare a recuperare quante più energie possibili, perché tre partite nell’arco di sei giorni non le avevamo mai fatte prima e già due consecutive per noi sono sempre state abbastanza provanti. Insieme allo staff tecnico stiamo cercando di recuperare nel miglior modo”. Sul supporto e l’innesco della manovra offensiva, Golinucci riconosce come possa “migliorare sugli appoggi a Nicola Nanni e Berardi, anche se è chiaro che con l’Ungheria siamo riusciti a coinvolgerli poco. Cerchiamo e cercheremo di farlo quanto più possibile: dobbiamo e vogliamo migliorare, io soprattutto, perché è qualcosa che avrei dovuto fare già tempo. Mi sto mettendo in testa di farlo ancor di più con l’Albania e nei prossimi impegni”. Nonostante la differenza che intercorre sotto vari punti di vista rispetto ad una formazione, come quella delle Aquile farcita di grandi giocatori, Golinucci non nega che “abbiamo fiducia nelle nostre capacità, benché l’Albania sia di un livello superiore e possa contare su un gran numero di calciatori di caratura internazionale. Il nostro obiettivo sarà quello di essere su tutti i palloni, giocare sulle seconde palle e chiudere quanti più spazi possibili. Se poi abbiamo la palla per ripartire lo faremo nella miglior maniera, anche perché se quelle situazioni sembrano ostentare dei limiti da parte nostra, in realtà ci dà molto coraggio riuscire a tessere trame di gioco contro di loro”.
Sarà un confronto tra amici, quello che si svilupperà a cavallo dell’area tecnica domani sera. Nel corso della conferenza stampa albanese, Edi Reja ha avuto modo di alzare il livello dell’attenzione della sua squadra, affermando che “conosce molto bene l’amico Varrella, il modo in cui San Marino gioca e le sue qualità. Ci troveremo davanti una formazione che difende in maniera organizzata e compatta, che può crearci qualche problema in ripartenza”. Dichiarazioni queste, che il CT Bianoazzurro ha commentato così: “Sulla compattezza difensiva mi sembra che abbia letto attentamente le nostre due partite, riconoscendo che anche loro stessi contro l’Inghilterra hanno trovato notevole imbarazzo nella gestione degli spazi. Dunque, anche noi di fronte a questa grande squadra, non abbiamo fatto male e l’abbiamo evidenziato con l’Ungheria. Ci manca – più che la stessa condizione fisica – forse ancor più la condizione mentale: sono convinto che se ognuno di loro rubasse palla a centrocampo in campionato, tenterebbe di attaccare la porta. Abbiamo ancora un po’ di timore che vogliamo vincere. Eravamo cresciuti nella parte finale della Nations League, dovuto anche al fatto che ci trovavamo in una condizione particolare, nella quale i ragazzi stavano bene, contenti e mostrando grande crescita. Di conseguenza ci siamo permessi qualcosa di più. Sulle ripartenze forse siamo ancora un po’ lontani, ma sulle abilità difensive abbiamo iniziato ad interpretare bene le diverse situazioni proposte”. Nel corso della conferenza stampa, Franco Varrella lancia chiari segnali ai suoi: “Talvolta dovremmo essere più sfrontati, benché questo possa generare qualche rischio in più. Con l’Ungheria abbiamo rinunciato ad andare a rubare qualche palla nella loro metà campo e questo ci allontana dalla porta. Perché le nostre ripartenze siano efficaci, dobbiamo fare in modo di entrare in possesso dalla palla nella zona più vicina al portiere avversario, perché la differenza in termini atletici tra noi e i nostri avversari è decisamente ampia. L’importante sarà trovare una buona solidità difensiva che ci permetta di giocare venti metri più avanti, anche a costo di subire qualche rete”.
FSGC | Ufficio Stampa
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