Futsal: confronto e analisi coi migliori arbitri d’Italia
Si è conclusa in mattinata la tre giorni di approfondimento ed aggiornamento – nonché di valutazione, in termini regolamentari, ma anche atletici – per i 54 migliori arbitri di futsal del panorama italiano, che per l’occasione si sono confrontati sulle tematiche relative all’arbitraggio di uno sport in costante crescita in territorio sammarinese. Il raduno Top Class C.A.N. 5 è stato infatti organizzato nella Repubblica di San Marino, coordinato dall’Associazione Sammarinese Arbitri in collaborazione – va da sé – con l’omologa AIA. Una disciplina, quella del futsal, in espansione anche dal punto di vista di chi le partite le dirige: “Uno sport che ha triplicato gli organici, anche perché ha raggiunto un livello per il quale si giocano un’infinità di partite al coperto, ma anche outdoor” – sottolinea Marcello Nicchi, presidente AIA che, nonostante i numerosi impegni che lo hanno voluto a Coverciano e Mantova, ha trovato nel mentre qualche ora per portare il proprio supporto agli arbitri impegni in questo raduno. “Mi piace definire scherzosamente il gruppo degli arbitri di futsal una macchina da guerra, specie dal punto di vista organizzativo – prosegue il numero uno degli arbitri in Italia. “Siamo partiti con circa 100 addetti tra Serie A, B e C ed oggi il movimento italiano può contare su un gruppo di oltre 350 arbitri di calcio a cinque”.
Giorni in cui si è posto l’accento sulle diverse tattiche adottate dalle squadre nelle varie riprese di gioco e situazioni di palla inattiva, per valutare il miglior posizionamento per avere una visuale completa e quanto più libera da intoppi in circostanze che normalmente portano ad una decisione da prendersi in una frazione di secondo. A dettare le linee guida è stato il Commissario della C.A.N. 5 Angelo Montesardi, che ha identificato “tre componenti indispensabili per un arbitro di livello: sapienza, sudore e sorriso, idealizzando quelle che sono le necessarie conoscenze regolamentari, la preparazione atletica e l’approccio a situazioni che talvolta possono essere molto tese, per gli interessi in gioco”.
Estremamente utile anche il lavoro “in aula”, orientato sulla lettura delle varie situazioni di gioco, con il supporto di una match analysis condotta dallo stesso Montesardi, il tutto prima della consueta verifica delle conoscenze regolamentari. Un’opportunità straordinaria per gli arbitri di calcio a cinque di San Marino, che hanno potuto lavorare fianco a fianco ai 54 migliori arbitri italiani – un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale, come ha ricordato in più di un’occasione il presidente AIA, Marcello Nicchi: “Si tratta di un’occasione importantissima che i nostri arbitri hanno per crescere tanto a livello tecnico, quanto umano – commenta il Responsabile del Settore Arbitrale del futsal sammarinese, Massimo Nanni –; crediamo molto nel confronto, come dimostra il programma di scambi con Malta che sta andando avanti da tempo. Certamente poter affiancarsi alla scuola italiana, universalmente ritenuta la migliore in termini assoluti, può darci i migliori spunti per migliorare e verificare il nostro grado di crescita”.
Nell’occasione, il presidente dell’AIA Nicchi ha consegnato il kit da arbitro internazionale ad Angelo Galante, Alessandro Malfer, Nicola Maria Manzione, Dario Pezzuto e pure a Chiara Perona – confermata dal 2016 e recentemente designata per la direzione di una sfida di UEFA Futsal Cup, primo arbitro donna della storia. Nell’occasione anche il sentito ringraziamento che l’AIA ha rivolto ai direttori di gara giunti alla soglia del decimo ed ultimo anno di attività – omaggiati per l’occasione di una felpa bordeaux della C.A.N. 5 – ricordando a loro e tutti gli intervenuti il concetto di gruppo – quasi estendibile a famiglia – che il mondo dell’arbitraggio italiano, come quello sammarinese, hanno fatto proprio già da tempo.
FSGC | Ufficio Stampa
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