Europa League: Tre Fiori storico, Folgore quasi
Al 94’ di Folgore-Engordany c’era chi pensava di proporre il 5 luglio come festa nazionale a San Marino, visto il contorno leggendario ed epico che le fatiche continentali di Tre Fiori e Folgore stavano prendendo. Si è risolto invece col più amaro degli epiloghi l’incontro del Morgagni, nel quale i vice campioni di San Marino – autori di una prestazione di livello in una sfida piuttosto equilibrata – hanno visto sfumare il sogno di approdare al Primo Turno di Qualificazione di UEFA Europa League all’ultimo frangente di gioco.
Andiamo con ordine: l’approccio della Folgore è ottimale, tanto che dopo una manciata di secondi la combinazione nello stretto tra Badalassi e Sacco libera quest’ultimo sui venti metri; immediata l’apertura su Lago che – nonostante un controllo difettoso – riesce a proporre un buon traversone al centro, con l’Engordany a liberare affannosamente all’altezza del primo palo. È questo il primo indizio di una partita che la Folgore condurrà con personalità, soffrendo davvero poco pur – è doveroso sottolinearlo – mancando dell’ultimo passaggio che possa portare a chiudere l’azione.
L’Engordany di fatto si limita a ricercare Touré con palloni alti ed in alternativa la qualità di Gòmez, comunque incapaci di concludere verso la porta di Giannelli che – statistiche alla mano – non deve compiere una singola parata nel corso dell’intero incontro.
Si fanno preferire di gran lunga di ragazzi di Lasagni, pericolosi al 12’ col terzo tempo di capitan Nucci che – su traversone di Lago – porta a casa un corner. Il predominio territoriale dei giallorossoneri passa dal lavoro di sponda di Badalassi, che si appoggia su Bezzi il quale tarda nel liberarsi del pallone, recapitato al compagno finito ormai in fuorigioco quando corre il quarto d’ora.
Da un lungo lancio di Muccini il successivo tentativo della Folgore, con Lago anticipato di un soffio da Coca – incerto, pur efficace, nell’uscita al limite –. La panchina di Falciano si lamenta per la segnalazione di Jiří Kříž (il secondo assistente) che rileva il fuorigioco di Lago, il cui inserimento sul lato corto dell’area – assistito dalla verticalizzazione di Bezzi – dava la sensazione di essere regolare.
È questo il miglior momento della Folgore, nel corso della prima frazione di gioco. Gli andorrani iniziano a scollarsi e tra le linee c’è spazio per Badalassi, che guida la ripartenza allargando su Dormi: il talentuoso trequartista di scuola Rimini – attaccando da destra – si accentra improvvisamente sul piede preferito, subendo un fallo nei pressi del vertice dell’area. Sugli sviluppi della punizione – affidata al mancino educato dello stesso Dormi – l’Engordany si salva in angolo.
Nel primo tempo dell’Engordany c’è solo un inserimento di Tourè che buca tra centrale e terzino sinistro, partendo in posizione dubbia e mettendo poi tutti d’accordo sparando alle stelle da posizione defilata.
Un fuoco di paglia, perché il finale di frazione è sempre della Folgore: Semeraro – subentrato all’infortunato Bezzi – cerca la giocata di prima intenzione per innescare la velocità di Badalassi, ma il suo filtrante risulta troppo abbondante.
Termina così a reti inviolate un primo tempo che ai punti premierebbe i sammarinesi, distanti una sola rete dallo storico passaggio del turno – in virtù della rete segnata nel match d’andata, terminato 2-1 in favore degli andorrani –.
La ripresa richiede una decina di minuti prima di decollare ed il primo tentativo è dell’Engordany, con Gòmez che spara abbondantemente a lato del montante destro di Giannelli, il quale deve intervenire poi al 58’ quando Rodriguez sfonda sulla sinistra ed opera un potente traversone, allungato nella sua traiettoria dai guantoni dello stesso estremo della Folgore.
Gli ospiti stanno operando ora il massimo sforzo, che non produce conclusioni nello specchio. Di fatto il ribaltamento che sfocia nel lancio in profondità per Gòmez è l’ultima vera opportunità per gli andorrani, con Pousa – arrivato a rimorchio di gran carriera – a calciare malamente dal limite. Il successivo avvicendamento tra San Nicolas e Tourè – fermato da problema fisico – toglie di fatto all’Engordany la prima e preferita soluzione offensiva.
Intanto in campo c’è lavoro per Proske, che a stento mantiene la calma tra i giocatori – sempre più nervosi con l’approssimarsi del 90’ –. La Folgore torna nel frattempo ad affacciarsi sull’area andorrana, protestando per il contatto tra Ruiz e Badalassi che il direttore di gara non reputa meritevole della massima punizione.
I ragazzi di Lasagni ne hanno però decisamente di più e nel finale piantano le tende sulla trequarti avversaria, con l’Engordany impegnato in una difesa ad oltranza che si affida anche ai legni. Clamoroso quello colpito su punizione di Dormi al 73’, con una traiettoria perfetta respinta dal montante sinistro di Coca. L’estremo difensore andorrano sarà protagonista in negativo dell’incontro, di lì a poco. Nel frattempo c’è spazio anche per Bernardi, che smista su Sartori un buon pallone che il terzino destro ripropone al centro dove lo stesso attaccante sammarinese si fionda per ricevere, senza però riuscire a girare verso la porta; così anche Badalassi, rimasto a terra nel mischione seguente.
All’85’ la potenziale svolta: Muccini – saltato il primo, timido pressing andorrano – propone un traversone al limite che Bernardi gira di testa dal limite dell’area. Un pallone innocuo, destinato al fondo, che Coca decide di controllare per guadagnare qualche secondo in più; peccato però che lo stop maldestro del portiere dell’Engordany regali di fatto un calcio d’angolo insperato alla Folgore. E proprio da quel corner, battuto da Sartori, arriva la perentoria zuccata di Sacco che – appostato sul secondo palo – svernicia la traversa, bucando la porta andorrana e facendo esplodere di gioia la panchina della Folgore, in questo momento qualificata per la fase successiva.
Quanto segue è qualcosa che non si vede spesso sui campi di calcio: la Folgore gestisce con coraggio ed esperienza gli ultimi disperati tentativi dell’Engordany, guadagnando preziosi calci di punizione e trovando in Semeraro e Dormi buoni sbocchi laterali per tenere alti diversi palloni. Così come l’ultimo, del quale sono protagonisti proprio i due esterni: l’ex Cosmos è magnifico nel mandare ripetutamente a vuoto un raddoppio, sfondando sul lato corto dell’area di rigore quando mancano 25 secondi al triplice fischio. Sublime l’assist che ne consegue, sul quale si fionda Semeraro – autore del gol in trasferta che ieri sera rischiava di valere tanto, tantissimo, tutto –. Il suo destro, sporco, trova la porta da distanza irrisoria, ma con essa anche i guantoni di Coca che avvia l’ultima, disperata preghiera andorrana; che viene ascoltata: traversone violento, da destra, di Gòmez che va alla ricerca di capitan Cellay sul secondo palo. La sfera non arriva all’andorrana, anticipato da Sartori quando mancano due miseri secondi allo scadere dei cinque minuti di recupero: il pallone, maldestramente deviato col mancino dal terzino della Folgore, termina esattamente sotto l’incrocio dei pali sancendo la fine dell’avventura europea del club di Falciano andato – stavolta inequivocabilmente – ad un soffio dal passaggio del turno, forse qualcosa meno.
Impresa che è invece riuscita in toto al Tre Fiori, capace di far fruttare appieno il successo per 3-0 di settimana scorsa sul Bala Town. I gallesi non sono riusciti a sfondare nel primo tempo, con gli uomini di Cecchetti a difendersi con ordine anche nella ripresa, dove la rete di Burke arriva troppo tardi per far pensare ad una rimonta: il club di Fiorentino entra così di diritto nella storia del calcio sammarinese, scrivendone di fatto una nuova pagina divenendo la prima società a superare un turno nelle coppe europee.
UEFA Europa League, Preliminary Round | Bala Town – Tre Fiori 1-0 [1-3 agg.]
BALA TOWN [4-3-3]
Morris; Burns (dall’88’ S. W. Jones), S. J. Jones, Miley, Smith; Smith (dal 67’ Horwood), Pearson, Burke; Sheridan, Mangan (dal 54’ Tames), Venables
A disposizione: Charles, Valentine, Lee Jones
Allenatore: Clin Caton
TRE FIORI [4-5-1]
Pizzolato; Bologna, Ghetti, Filippi (dall’82’ Caforio), Andreini; Teodorani (dal 90’+6’ S. Matteoni), Pasolini, Acquarelli, Tamagnini, Succi (dal 71’ Magnani); Vassallo
A disposizione: Broccoli, Della Valle, Aruta, Marinaro
Allenatore: Matteo Cecchetti
Arbitro: Kristoffer Hagenes (NOR)
Assistenti: Reidar Gundersen (NOR) e Øystein Ytterland (NOR)
Quarto ufficiale: Tom Harald Hagen (NOR)
Marcatori: 77’ Burke
Ammoniti: Tames, Pizzolato, Pearson, S. J. Jones, Burke
UEFA Europa League, Preliminary Round | Folgore – UE Engordany 1-1 [2-3 agg.]
FOLGORE [4-2-3-1]
Giannelli; Sartori, Muccini, Marini, Sottile; Nucci (dal 65’ Domeniconi), Sacco; Dormi, Bezzi (dal 39’ Semeraro), Lago (dal 57’ Bernardi); Badalassi
A disposizione: Temeroli, Aluigi, Gravina, Brolli
Allenatore: Oscar Lasagni
UE ENGORDANY [4-1-4-1]
Coca; Brito, Ruiz, Cellay, Rodriguez; Peppe (dal 41’ Pousa), Bouharma (dal 78’ Varela), Serra, Spano; Tourè (dal 69’ San Nicolas), Gòmez
A disposizione: Robi, Guida, Pousa, Lafont, Varela, Figliamonte Layera
Allenatore: José Luis Mengual Prades
Arbitro: Zbynek Proske (CZE)
Assistenti: Radek Kotik (CZE) e Jiří Kříž (CZE)
Quarto ufficiale: Pavel Orel (CZE)
Marcatori: 86’ Sacco, 90’+5’ a.g. Sartori
Ammoniti: Sacco, Peppe, Muccini, Roriguez, Spano
FSGC | Ufficio Stampa
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