Doverose precisazioni

Alla luce delle recenti dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal Presidente del San Marino Calcio Luca Mancini, si ritiene doveroso e necessario precisare alcune delle questioni da lui sollevate.

A partire dalla richiesta di dimissioni rivolta al Consiglio Federale in toto. Prerogativa, quest’ultima, riservata alle sole società affiliate alla FSGC, tra le quali il San Marino Calcio – come già ampiamente argomentato e almeno dal 2011 – non è annoverato. Va da sé che la società presieduta da Mancini non ha titolo per chiedere le dimissioni di alcuno dei dirigenti di una Federazione della quale oggi non fa parte.

Il documento prodotto in sede di conferenza stampa da Mancini quale prova della presunta affiliazione del San Marino Calcio alla FSGC, altro non è che una comunicazione del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese, che nella stessa riporta come sia richesta alle «Federazioni, con apposita circolare entro il 31 dicembre di ogni anno,  una serie di dati sulla struttura e sulle attività, compreso l’elenco delle Associazioni, dei Club e dei Circoli affiliati» tra le quali figura anche il San Marino Calcio.

Tuttavia, al dicembre 2017, non era ancora stata avviata la ricerca documentale utile a chiarire la posizione di potenziale doppia affiliazione del San Marino Calcio presso FIGC ed FSGC. Condizione, questa, espressamente vietata dagli statuti FIFA: “Il registro delle affiliazioni – precisa il Presidente federale Marco Turaè uno strumento previsto dalla legge sullo sport di San Marino che ancora non ha trovato pratica realizzazione operativa, né peraltro è stato ancora emanato. Fino ad oggi ci si è limitati ad una comunicazione da parte dei Presidenti federali; non c’è mai stato un accertamento della veridicità delle affermazioni fatte, anche perché non spetta al Comitato Olimpico accertare l’affiliazione di una associazione ad una Federazione o ad un’altra. Quindi, per così dire, c’è stato un mancato controllo. In ogni caso, a parziale giustificazione di questa lacuna, occorre dire che tutti ci siamo fidati ciecamente di ciò che ci veniva detto.”

A seguito delle risultanze del processo di Forlì – questo solo nel marzo di quest’anno – è stata avviata una ricerca documentale atta a verificare se effettivamente il San Marino Calcio fosse affiliato contemporaneamente a due diverse Federcalcio. Ricerca, questa, che ha infine attestato come il San Marino Calcio non fosse in possesso – almeno dal 2011 – dei requisiti necessari per dirsi affiliato alla FSGC.

“Abbiamo approfondito la questione – prosegue il Presidente Tura –  e abbiamo consultato gli statuti, che sono l’unico vero documento che regolamenta l’affiliazione, e da qui  emerge che il San Marino Calcio non è mai stato affiliato perché non ha mai pagato la tassa di affiliazione e perché non ha mai partecipato ai campionati di San Marino. In virtù di questo sono stati presi dei provvedimenti.”

Un equivoco, quello dell’affiliazione del San Marino Calcio alla FSGC, che ha prodotto, negli anni, l’elargizione di un grande e immotivato contributo economico sia da parte dello Stato che della Federazione. Inoltre il San Marino Calcio ha ottenuto ieri l’iscrizione al campionato italiano di Serie D. Da ciò si evince che la stessa società si ritiene affiliata alla Federacalcio italiana e anche che quest’ultima concorda su tale punto. In caso di doppia affiliazione, infatti, al San Marino Calcio non sarebbe possibile presentarsi al via della suddetta competizione.

Quanto alle accuse rivolte al Direttore Generale Pacchioni, secondo Mancini non legittimato a ricoprire tale carica, è utile ricordare che il suo ruolo non è di natura elettiva, bensì di nomina consiliare. I requisiti cui fa riferimento Mancini devono intendersi, infatti, applicabili esclusivamente alle cariche elettive, come previsto dallo statuto stesso che, a seguito di recente modifica, prevede all’articolo 20 ter come «…il Direttore Generale sia nominato dal Consiglio Federale con incarico biennale». Laddove tali vincoli dovvessero essere applicati a tutti i membri federali e agli ufficiali della Federcalcio, “non sarebbe possibile  – ricorda il Presidente Tura – nemmeno assumere allenatori italiani, mentre tra le nostre file ne annoveriamo più d’uno.”

Sulla questione San Marino Stadium, il Presidente Tura ribadisce che “dalla UEFA ci è stato chiesto espressamente di portare il campo nel migliore stato possibile alla fase finale dell’Europeo Under 21, considerato anche l’ingente investimento sostenuto da Nyon per il rifacimento del manto erboso. Le condizioni climatiche a San Marino non sono notoriamente delle migliori e quindi occorre fare un’opera certosina di mantenimento. Detto questo, ci terrei a sottolineare che il San Marino Calcio avrebbe avuto la disponibilità dell’impianto di Acquaviva, non appena questo fosse terminato.”

Quanto all’attacco personale rivolto da Mancini, Tura non intende replicare, precisando però che “quando abbiamo appurato quale fosse il problema abbiamo chiamato in Federazione i dirigenti del San Marino Calcio e abbiamo cercato di capire se lo si potesse affrontare assieme. Qualcuno, però, ha preferito affidare il proprio pensiero a social e media e si è permesso di recente anche di offendere pubblicamente delle persone che cercano di fare il proprio mestiere con dignità. Io pertanto non credo di dover dire assolutamente nulla al San Marino Calcio ed al suo Presidente”.


FSGC | Ufficio Stampa

 

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