Coppa Titano: la finale dice La Fiorita
La Fiorita stampa a lettere d’oro il proprio nome sul sesto capitolo del “Classico” che da due anni a questa parte monopolizza le finali dei trofei sammarinesi. Stavolta il Tre Penne, vincitore di quattro dei cinque precedenti incroci, deve arrendersi ai gialloblù nonostante la generosa rimonta che, dopo essere andato sotto di due reti, gli ha consentito di prolungare la sfida oltre i tempi regolamentari.
La Fiorita rischia dal primo minuto Loiodice, non al meglio, mentre il Tre Penne, senza Calzolari e Gasperoni, rinuncia inizialmente al centrocampo a tre per un 4-4-1-1 con Simoncelli defilato sulla sinistra e Battistini a destra.
All’inizio le squadre si annusano a vicenda per una decina di minuti, nel corso dei quali di vere conclusioni verso le porte di Vivan e Migani non se ne vedono. Il primo acuto della gara è di Simoncelli, che recupera palla e dalla media distanza mette nel mirino il ‘sette’ alla sinistra di Vivan, sorvolandolo di pochissimo. Scollinato il quarto d’ora, Gai ci prova dal limite con una rasoiata mancina che lambisce il palo alla sinistra di Vivan.
La Fiorita si scuote e a poco a poco comincia a prendere campo e possesso palla. Ricchiuti sale in cattedra e le sue idee si trasformano spesso in pericoli per la retroguardia di Bizzotto. Come al 19’, quando l’ex Rimini mette un pallone con il contagiri per Castellazzi, che si coordina per la battuta al volo con il mancino mancando il bersaglio di poco, complice una deviazione avversaria.
Procopio inverte la posizione dei due esterni, Hirsch e Rinaldi, ottenendo al 22’ un traversone affilato di quest’ultimo su cui Castellazzi si avventa mancando di un niente l’appuntamento con la sfera, ma mettendo comunque ansia a Migani, che se la cava in due tempi subendo anche fallo.
Il Tre Penne al 37’ interrompe il buon momento gialloblù con un traversone di Merendino perfetto per la testa di Paganelli, che cerca il palo lungo mancando il bersaglio di un niente. Due minuti dopo, sul lato opposto, Martini sfonda e, entrato in area, calcia in diagonale mettendo paura a Vivan, senza però centrare lo specchio.
La Fiorita si rimette a giocare e al 44’ trova la rete del vantaggio sugli sviluppi di un angolo non fortunato ma su cui il Tre Penne non riesce a ripartire; Ricchiuti riguadagna il possesso della sfera e dalla sinistra pesca a centro area Olivi, rimasto sul fronte offensivo, che di testa spedisce la sfera alle spalle di Migani.
Nella ripresa Bizzotto si gioca subito la carta Marigliano, mentre Paganelli resta negli spogliatoi. Simoncelli viene spostato in avanti ed il nuovo entrato si piazza largo a sinistra. I biancoazzurri iniziano determinati alla caccia del pareggio, ma al 56’ per loro arriva una doccia gelata: Migani travolge Rinaldi lanciato a rete e l’arbitro indica il dischetto. Amati si incarica della battuta del rigore e spiazzando Migani porta La Fiorita sul doppio vantaggio.
Il Tre Penne attacca a testa bassa alla ricerca del punto che riaprirebbe la contesa. Martini mette la palla clamorosamente a lato, di testa da pochi metri, ma in posizione di fuorigioco. Poco dopo è Mezzadri a negargli la possibilità di battere a rete, davanti a Vivan, sporcando il preciso traversone di Simoncelli.
Al 71’ Cesarini, dalla destra, imbuca in area per Gai che cerca immediatamente la porta trovando la deviazione di Mezzadri: la palla cambia traiettoria ma Vivan ritrova la posizione appena in tempo per evitare il gol.
La pressione biancoazzurra non si stempera e al 76’ porta frutto: angolo dalla sinistra, Vivan si avventura in un’uscita rischiosa toccando debolmente la sfera, che atterra sul piede di Marigliano e immediatamente dopo termina la sua corsa in fondo al sacco, speditavi praticamente d’istinto dall’ex fantasista della Virtus.
Il cronometro resta comunque alleato de La Fiorita. Per l’assedio finale Bizzotto rinfoltisce la batteria degli attaccanti inserendo Valli per Patregnani. Procopio, dal canto suo, richiama ai box uno stanco Ricchiuti per Guidi, l’uomo che aveva messo il sigillo sulla vittoria, in semifinale, con la Juvenes/Dogana.
Sull’ennesimo angolo guadagnato dal Tre Penne, Gai conclude malamente con il mancino dopo una corta respinta della difesa avversaria. Il 90’ è ben più di un puntino all’orizzonte quando Cesarini, su un pallone messo al centro da Simoncelli, prende il tempo a Mezzadri e di testa batte Migani, esplodendo in un’esultanza – la prima stagionale – che gli costa anche l’ammonizione.
Poco dopo, però, il terzino biancoazzurro rischia di macchiare la sua eccellente prestazione con una marcatura molto “affettuosa” su Pancotti in area di rigore, non giudicata meritevole della massima punizione dal direttore di gara.
I tempi regolamentari si chiudono con un paio di assalti de La Fiorita che terminano senza esito anche perché fra le file gialloblù comincia ad insinuarsi la stanchezza. Un mancino telefonato di D’Addario dal limite è tutto quanto produce la formazione di Procopio prima del triplice fischio.
Nel primo tempo supplementare arriva subito una doppia tegola per il Tre Penne: il secondo rigore concesso a La Fiorita e l’espulsione di Rossi, colpevole, secondo il direttore di gara, di aver “parato” il tiro di Olivi dopo un’uscita non impeccabile di Migani, che si era avventato sul pallone messo in area da Amati.
Proprio quest’ultimo, come era avvenuto per i rigore precedente, si prende l’onore e l’onere della battuta. I tre minuti che intercorrono tra l’assegnazione del penalty ed il momento della sua effettiva esecuzione non intaccano la freddezza del numero 21 gialloblù, che ancora una volta batte Migani. Prima del cambio campo Rinaldi va vicino al colpo del k.o. centrando il palo, di testa, sul traversone dalla destra di Hirsch.
Nel secondo tempo supplementare si spalancano praterie per i contropiede de La Fiorita, che però fallisce sempre al momento del passaggio decisivo. Il Tre Penne intanto finisce addirittura in nove uomini a causa del rosso – per proteste – mostrato dall’arbitro a Simoncelli. Nonostante ciò, in uno degli ultimissimi assalti alla disperata, la squadra di Bizzotto avvicina la rete del clamoroso 3-3 con Fraternali, non letale sul secondo palo dopo la sponda di Cesarini.
Finisce con il trionfo de La Fiorita, che – in attesa di capire quale sarà il suo destino in campionato – farà come minimo i preliminari di Europa League. Il che, detto in altri termini, significa che andrà in Europa per il settimo anno di fila.
Finale di Coppa Titano | La Fiorita – Tre Penne 3-2 d.t.s.
LA FIORITA [4-4-1-1]
Vivan; M. Gasperoni, Mezzadri, Olivi, D’Addario; Hirsch, Loiodice (dal 73’ Mazzola), Amati, Rinaldi; Ricchiuti (dall’ 84’ Guidi) Castellazzi (dal 72’ Pancotti)
A disposizione: Stimac, Mazzola, Selva, Mottola
Allenatore: Gianluca Procopio
TRE PENNE [4-4-2]
Migani; Cesarini, Fraternali, Rossi, Merendino; Battistini (dal 73’ Santini), Patregnani (dal 83’ Valli), Gai, Simoncelli; Martini, Paganelli (Dal 46’ Marigliano)
A disposizione: Macaluso, A. Gasperoni, Succi, Censoni
Allenatore: Luigi Bizzotto
Arbitro: Gianluca Ceccarelli
Assistenti: Salvatore Tuttifrutti, Gianmarco Ercolani
Addizionali: Emiliano Albani, Antonio Ucini
Quarto Ufficiale: Andrea Guidi
Ammoniti: M. Gasperoni, Merendino, Rossi, Migani, Fraternali, D’Addario, Guidi
Espulsi: Rossi, Simoncelli
Marcatori: 44’ Olivi, 56’ (rig.) e 98’ (rig.) Amati, 76’ Marigliano, 89’ Cesarini
FSGC | Ufficio Stampa
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