Coppa Titano | 2024-25
L’ALBO D’ORO
- 1937 – LIBERTAS
- 1939-49 – Non disputata
- 1950 – LIBERTAS
- 1951-53 – Non disputata
- 1954 – LIBERTAS
- 1955-57 – Non disputata
- 1958 – LIBERTAS
- 1959 – LIBERTAS
- 1960 – Non disputata
- 1961 – LIBERTAS
- 1962-64 – Non disputata
- 1965 – JUVENES
- 1966 – TRE FIORI
- 1967 – TRE PENNE
- 1968 – JUVENES
- 1969 – Non assegnata
- 1970 – TRE PENNE
- 1971 – TRE FIORI
- 1972 – DOMAGNANO
- 1973 – Non assegnata
- 1974 – TRE FIORI
- 1975 – TRE FIORI
- 1976 – JUVENES
- 1977 – DOGANA
- 1978 – JUVENES
- 1979 – DOGANA
- 1980 – COSMOS
- 1981 – COSMOS
- 1982 – TRE PENNE
- 1983 – TRE PENNE
- 1984 – JUVENES
- 1985 – TRE FIORI
- 1986 – LA FIORITA
- 1987 – LIBERTAS
- 1988 – DOMAGNANO
- 1989 – LIBERTAS
- 1990 – DOMAGNANO
- 1991 – LIBERTAS
- 1992 – DOMAGNANO
- 1993 – FAETANO
- 1994 – FAETANO
- 1995 – COSMOS
- 1996 – DOMAGNANO
- 1997 – MURATA
- 1998 – FAETANO
- 1999 – COSMOS
- 2000 – TRE PENNE
- 2001 – DOMAGNANO
- 2002 – DOMAGNANO
- 2003 – DOMAGNANO
- 2004 – PENNAROSSA
- 2005 – PENNAROSSA
- 2006 – LIBERTAS
- 2007 – MURATA
- 2008 – MURATA
- 2009 – JUVENES-DOGANA
- 2010 – TRE FIORI
- 2011 – JUVENES-DOGANA
- 2012 – LA FIORITA
- 2013 – LA FIORITA
- 2014 – LIBERTAS
- 2015 – FOLGORE
- 2016 – LA FIORITA
- 2017 – TRE PENNE
- 2018 – LA FIORITA
- 2019 – TRE FIORI
- 2020 – Non assegnata
- 2021 – LA FIORITA
- 2022 – TRE FIORI
- 2023 – VIRTUS
- 2024 – LA FIORITA
LA “NONNA” DELLE COMPETIZIONI DEL TITANO
La Coppa Titano è il più antico trofeo del calcio sammarinese. Porta questo nome dalla metà degli anni ‘60, quando diventa un appuntamento fisso per tutti gli appassionati di calcio della Repubblica. Con qualche eccezione, dato che nelle edizioni del 1969 e del 1973 il trofeo non viene assegnato a causa di alcuni incidenti dovuti all’ eccessivo campanilismo che caratterizzava il clima di questi appuntamenti estivi.
Nel 1974 la Coppa Titano riparte e da allora viene assegnata regolarmente ogni anno, senza subire ulteriori interruzioni. Dal 1980, l’anno in cui iniziano le sperimentazioni in vista del primo Campionato Sammarinese ufficiale, la Coppa Titano diventa la coppa nazionale di San Marino. Prima, in effetti, faceva anche le veci del campionato. Era in buona sostanza l’unico torneo di calcio sammarinese dedicato alla categoria “senior”, e veniva disputato nei mesi estivi.
Anche il torneo del ’37 e quelli del periodo di poco successivo – a cui risalgono gli antenati del futuro Campionato Sammarinese (vi partecipavano appena quattro squadre) – le vengono equiparati. Era l’epoca del dominio assoluto della Libertas, che anche per questo motivo è oggi la formazione sammarinese che conta il maggior numero di Coppe Titano in bacheca.
Libertas che in quel primo periodo – zeppo di “anni buchi”, dovuti alla guerra ma non solo – poteva contare anche sul fattore campo, dato che i tornei si giocavano per intero nell’ impianto di Borgo Maggiore.
Ma dagli anni ’60 la Coppa Titano si trasferisce a Fiorentino. Si gioca nel periodo più torrido dell’anno, alla domenica, una partita dietro l’altra e spesso negli orari peggiori dal punto di vista climatico. Questo fino al 1968, quando l’installazione dell’impianto di illuminazione rende quello di Fiorentino un campo da calcio attrezzato anche per le gare in notturna.
Nel 1965 è la Juvenes ad interrompere il lungo monologo della Libertas, che aveva fatto sue le prime sei edizioni del torneo. Tre Fiori e Tre Penne si prendono il trofeo rispettivamente nel 1966 e nel 1967, prima che di nuovo la Juvenes, nell’edizione del 1968, torni ad alzare la coppa per la seconda volta nella propria storia.
Nel 1969 il trofeo non viene assegnato per le problematiche cui si faceva accenno prima. L’anno dopo Il Tre Penne raggiunge la Juvenes a quota due Coppe Titano in bacheca, imitato nel 1971 dal Tre Fiori. Quest’ultimo raddoppierà velocemente il proprio bottino, dal momento che che farà proprie anche le edizioni del 1974 e del 1975. Nel frattempo c’è un’altra mancata assegnazione del titolo, quella del 1973, l’anno successivo al primo trionfo del Domagnano in questa competizione.
Dal 1976 al 1979 la Coppa Titano ha due padroni, che si alternano perfettamente: la Juvenes e il Dogana. La prima porta a casa le edizioni del 1976 e del 1978, mentre la seconda quelle del 1977 e del 1979. Queste due società, entrambe rappresentanti il Castello di Serravalle, nel Nuovo Millennio si fonderanno ed anche le rispettive bacheche subiranno lo stesso procedimento.
Nel 1980 e nel 1981 il trofeo non lascerà il Castello di Serravalle, perché finirà nella bacheca del Cosmos, che debutta perciò con una doppietta nell’albo d’oro di questa competizione.
E’ doppietta anche nel biennio 1982-1983, quando a trionfare però è il Tre Penne, che raggiunge il Tre Fiori e la Juvenes a quota quattro Coppe Titano. L’anno successivo la Juvenes stacca questo gruppetto e si mette sulla scia della Libertas, con cinque Coppe Titano contro le sei della squadra granata. Nel 1985 anche il Tre Fiori sale a cinque Coppa Titano, mentre l’anno successivo è quello del primo trionfo de La Fiorita.
La Libertas torna ad arricchire la propria bacheca nel 1987, a distanza di 26 anni dall’ultimo trionfo. Nelle cinque edizioni successive i granata di Borgo Maggiore alzano il titolo altre due volte, fortificando la propria leadership nella classifica delle bacheche più ricche relativamente a questo torneo ma ritrovandosi costretti – in quegli stessi anni – ad alternarsi con il Domagnano, che farà proprie le edizioni del 1988, del 1990 e del 1992.
La doppietta del Faetano nel biennio 1993-1994 spezza questo lungo dualismo Libertas-Domagnano, e dopo i successi della squadra gialloblù – fin lì totalmente a digiuno in questo torneo – è il Cosmos che torna ad alzare al cielo la coppa – la terza della bacheca gialloverde – nel 1995.
Nel 1996 sul trono della coppa nazionale fa di nuovo capolino il Domagnano. Poi, nel 1997, è il Murata a festeggiare il primo trionfo in Coppa Titano. Negli ultimi due anni del ‘900 si succedono nell’albo d’oro di questo torneo il Faetano ed il Cosmos. Dopodichè è il Tre Penne a portare a casa la prima Coppa Titano del Nuovo Millennio.
Tra il 2001 e il 2002 il Domagnano centra una doppietta che lo fa schizzare a quota 7 Coppe Titano, due in meno della Libertas. Libertas che però aumenta il proprio vantaggio nel 2005, dopo che il Pennarossa aveva centrato la doppietta nelle due edizioni precedenti. E sarà doppietta anche nei due anni successivi al trionfo granata, ma a firmarla, questa volta, è il Murata.
Nel 2009 la Juvenes/Dogana conquista il suo primo titolo dopo la fusione, e per effetto della somma delle Coppe Titano conquistate singolarmente da Juvenes e Dogana, la nuova compagine tocca in questo modo quota 8 Coppe, due in meno della Libertas. Un ulteriore avvicinamento alla bacheca granata avverrà due anni dopo, con il trionfo del 2011. Nel frattempo anche il Tre Fiori rimpolpa il proprio bottino con la conquista, nel 2010, della sua sesta coppa nazionale.
Alla doppietta de La Fiorita nel 2012 e nel 2013 fa seguito il trionfo della Libertas nel 2014, trionfo che consente alla squadra granata di rimettere la Juvenes/Dogana a distanza di sicurezza. Nel 2015 la Folgore conquista la prima Coppa Titano della sua storia, mentre nelle tre edizioni successive sul trono si alternano La Fiorita e Tre Penne: la prima trionfa nel 2016 e nel 2018, mentre la seconda viene incoronata regina del torneo nel 2017. A spezzare questo duello è il Tre Fiori nel 2019, con la vittoria in finale contro la Folgore. La squadra gialloblù è l’ultima a sollevare la Coppa Titano prima dell’era Covid. Nel 2020, per le notissime vicende legate alla pandemia, il titolo non viene assegnato. L’albo d’oro tornerà ad essere aggiornato l’anno seguente con il successo de La Fiorita.
UN FORMAT IN COSTANTE MUTAMENTO
Dall’ edizione del 1970 la formula del torneo prevede due gironi e non più uno solo. Nel 1976 i gironi aumentano a tre, ma l’anno successivo tornano ad essere due. Nel 1985 addirittura quattro, composti da quattro squadre ciascuno.
Le prime due classificate di ogni girone accedono alle fasi finali, strutturate in modo che una squadra, per essere eliminata, debba perdere due volte. Questo fino al 1994, quando ad accedere ai play-off sono le squadre prime classificate dei quattro gironi. Il percorso si conclude con una semifinale dalla quale esce il nome della squadra che poi, in finale, contende il titolo alla squadra campione in carica, che quell’anno è il Faetano.
Nel 1995 la formula torna ad essere quella precedente. Dal 1996 le fasi finali prevedono solo gare ad eliminazione diretta: in pratica, le otto squadre qualificate a questa fase disputano i quarti di finale, cui seguono due semifinali ed una finalissima.
Questo format resiste fino al 2000, quando vengono introdotte delle significative novità: nella fase a gironi ogni squadra, oltre ad affrontare le avversarie del girone, ne affronta anche una appartenente ad ognuno degli altri tre raggruppamenti, in maniera che alla fine di questa fase le gare disputate da ogni squadra siano sei; nella fase seguente, a cui accedono le prime due classificate di ogni girone più le due migliori terze, si formano cinque accoppiamenti ad eliminazione diretta, o quasi. Sì, perché fra le cinque sconfitte ne viene ripescata una tramite sorteggio.
A questo punto si formano due mini gironi da tre squadre, e le due migliori formazioni di ogni mini girone accedono alla finalissima. Una formula piuttosto complicata che alla fine si conclude con un totale di 60 gare disputate e con la vittoria del Tre Penne, prima squadra ad alzare il trofeo nel Nuovo Millennio.
Dal 2001 si torna al modello con tre gironi, anche perché nel frattempo le squadre sammarinesi sono diventate 15, effetto della fusione fra Juvenes e Dogana in una sola società. La fase finale del torneo è ricalcata su quella del campionato, con la regola dell’eliminazione dopo due sconfitte. Questo per due anni; poi, nelle successive due stagioni, si torna all’ eliminazione diretta.
Nel 2005 c’è un ritorno alla formula con le due sconfitte, definitivamente abbandonata a partire dal 2006. Che anche è anche l’anno di un’altra importantissima riforma per questo torneo: il suo collocamento all’interno della stagione calcistica e non più al termine di essa. In pratica, da quel momento coppa e campionato procedono a braccetto e non più una di seguito all’altro, come era avvenuto prima.
Una novità che rende il calcio sammarinese ancora più in linea con gli standard europei . Ed infatti la UEFA, di lì a poco (gennaio 2007), comunicherà alla FSGC che dalla stagione successiva avrà il diritto di iscrivere non più una, ma due squadre ai preliminari delle competizioni europee: la vincitrice del Campionato e quella della Coppa Titano.
Negli anni successivi la formula della coppa nazionale non subirà grossi cambiamenti. Nella stagione 2014/2015 si gioca una brevissima fase play-off dopo la regular season per stabilire quale, fra le tre terze classificate della fase a gironi, debba essere estromessa dai quarti di finale, che iniziano subito dopo e che vengono giocati sempre con la formula dell’eliminazione diretta.
Dall’annata seguente i gironi diventano quattro e a qualificarsi per le fasi finali sono le due migliori squadre di ogni raggruppamento. Una formula che resterà immutata per i successivi due anni.
A partire dalla stagione 2018-2019 sono intervenuti grossi cambiamenti. La novità più importante riguarda l’eliminazione della fase a gironi. Il nuovo format infatti è molto più snello di quelli che lo hanno preceduto: tutte le squadre partecipanti eccetto la detentrice del titolo iniziano il loro cammino direttamente dagli ottavi di finale. I campioni in carica, invece, entrano in tabellone a partire dai quarti.
La squadra campione, così come le tre che occupano le migliori posizioni del ranking, viene trattata inizialmente come testa di serie. Tutte le tappe del torneo, ad eccezione della finalissima, prevedono una gara di andata ed una di ritorno. La prima squadra ad aggiudicarsi il titolo dopo la riforma è il Tre Fiori, che grazie ad un gol di Nicolas Castro vince le resistenze della Folgore mettendo in bacheca la settima coppa della sua storia societaria. Nel 2019-20 il Covid-19 impone la sospensione ed infine l’annullamento della 62° edizione della Coppa Titano. Il trofeo non viene assegnato. L’anno successivo non c’è un campione uscente da inserire a tabellone direttamente ai quarti. Questo privilegio tocca dunque al Tre Penne in virtù del miglior posizionamento nel ranking. La competizione – assieme al resto della stagione – si arresta dopo gli ottavi di finale. Ripartirà a marzo, ma con un format rivisto, vale a dire privato delle gare di ritorno. Con questa nuova formula il torneo viene portato a termine fino alla finalissima: Tre Fiori (tecnicamente campione in carica) e La Fiorita danno vita ad una sfida combattutissima, che si chiude sul punteggio di 0-0 dopo i tempi supplementari. Il verdetto viene affidato ai rigori: la serie, infinita, vede alla battuta anche i due portieri; alla fine, dopo 24 tiri dal dischetto, è La Fiorita a prevalere con il punteggio complessivo di 10-9. Per la squadra di Montegiardino, si tratta del sesto trionfo nella competizione più antica del Titano. L’anno dopo in finale ci sono Tre Fiori e Folgore, come nell’ultima edizione prima dell’era Covid, quella del 2019. E, proprio come allora, a sollevare al cielo il trofeo è il Tre Fiori, che si impone 3-1 nel tempi regolamentari grazie alle reti di D’Addario, Dolcini e di De Falco, tutte giunte nella prima frazione di gioco. Tardiva la reazione della Folgore, che mette a segno solo il gol della bandiera, firmato da Fedeli. Il Tre Fiori conquista così l’accesso alle qualificazioni di Uefa Europa Conference League e aggiorna il suo palmarès con la Coppa Titano numero 8, agganciando così il Domagnano al secondo posto nella classifica delle squadre più vittoriose in questa competizione alle spalle della Libertas, primatista con 11 successi.
All’alba dell’annata 2022-23 anche la coppa nazionale, come il campionato, si dota di un title sponsor e quindi muta la sua denominazione ufficiale, diventando “Coppa Titano BKN301”. Per il resto, la stagione 2022-23 non presenta grandi novità. Il Tre Fiori inizia il suo percorso dai quarti di finale, venendo subito eliminato dalla Virtus. La squadra di Acquaviva, che già si era presa lo scalpo eccellente del Cosmos, prosegue liquidando anche la Folgore e meritando un posto nella finalissima. Sull’altro fronte c’è un Tre Penne capace di eliminare Pennarossa, Juvenes-Dogana e Libertas. La finale del 27 maggio è viva e vibrante, specie nel primo tempo. La Virtus scappa sul 3-0 parziale con i centri di Ciacci, Buonocunto e Pedrini, per poi concedere il gol di Badalassi. Nel bilancio del Tre Penne anche due legni, a rendere ancor più amara una serata che consegna alla formazione di Acquaviva la sua prima Coppa Titano ed il suo secondo titolo societario dopo il Trofeo Federale conquistato nel lontano 1988.
Nel 2023-24, in quanto squadra campione in carica, alla Virtus sono risparmiati gli ottavi di finale. Ai quarti è il Domagnano a cadere sotto i colpi della formazione neroverde, che trova altre due vittorie anche in semifinale, imponendo prima un 3-1 e poi un 2-0 al Tre Fiori. Sull’altro lato del tabellone, La Fiorita supera senza strafare il Cailungo e poi aumenta decisamente i giri del motore ai quarti con il Fiorentino e in semifinale con il Tre Penne. La finale del 25 maggio vale, in casa gialloblù, come ultima spiaggia per non interrompere la lunga tradizione di partecipazioni alle coppe europee (che si protrae senza soluzione di continuità dal 2012). La Virtus cerca invece qualcosa di clamoroso: il quarto titolo consecutivo. La finale ha un andamento discontinuo, a fiammate, ma rimane senza reti sia nei 90′ che nei successivi 30′. Verdetto dunque affidato ai calci di rigore. Impeccabili le prime quattro trasformazioni. Zampano apre la terza serie con un rischio (Passaniti intuisce) ma realizzando a sua volta. Non così Pirini, che viene ipnotizzato da Vivan. Passaniti respinge il tentativo di Ambrosini, ma Vivan para anche su Sabato, mantenendo il vantaggio Fiorita. Si arriva alla quinta serie. Olcese si affida al “cucchiaio” ed ha ragione lui. Il quinto rigore della Virtus non serve. La Fiorita può far partire i festeggiamenti per la sua settima Coppa Titano.
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