Campionato: prove di fuga della Virtus all’inizio di un mese di scontri diretti
Murata e Juvenes-Dogana approcciano la sfida di Domagnano con la volontà di non sbottonarsi, condizione che genera un primo tempo tutt’altro che elettrico. Ci sta tutto lo 0-0 maturato nella frazione d’apertura, nella quale si annoverano un paio di tentativi per parte. Ci prova prima Merli, che non inquadra la porta da piazzato, mentre Salemme chiama in causa Gentilini sul fronte opposto. Alla mezz’ora Pasolini ha la palla del vantaggio sul destro, ma spara a salve da ottima posizione. Prima del cambio di campo una bordata di Ricci viene respinta lateralmente da Gentilini. La gara stenta a decollare anche nella ripresa: la prima iniziativa arriva oltre il giro di boa del parziale, con un contropiede del Murata che libera il traversone del neoentrato Piscopo. Pallone interessante che attraversa tutta l’area di rigore senza incontrare deviazioni. I ragazzi di Camillini si fanno vedere anche all’81’ con Echel, che si mette in proprio per liberare un destro troppo centrale per impensierire Gentilini. Il veleno è in coda, per i Bianconeri, che trovano nell’affondo di Tomassoni – arrivato a gennaio dal Tre Fiori – il pallone buono per agguantare i tre punti. Merito condiviso con Del Vecchio, abile a far girare un destro sul secondo palo imparabile anche per Gentilini.
Nessuna rete a Dogana, dove La Fiorita si fa a lungo preferire ma non passa. Cicarelli spara alle stelle un destro dai venti metri in apertura, poi batte a sorpresa una punizione per Gasperoni – neutralizzato dall’ottimo intervento di Nardi. L’estremo di Girolomoni innesca poi il coast-to-coast di Bernardi, che si fa 60 metri palla al piede per servire in area Dolcini: stop e destro immediato, inchiodato a terra da Vivan. La Fiorita torna a farsi vedere sull’asse sammarinese Riccardi-Vitaioli, col destro al volo di quest’ultimo provvidenzialmente deviato dal corpo di un avversario. Il finale di frazione è per il club di Montegiardino, ma a mancare è la stoccata risolutiva: Gasperoni e Zaccaria non centrano lo specchio in due ghiotte circostanze. Più propositivo il Tre Fiori della ripresa, pericoloso al 56’ con Manfroni – murato da Mazzotti a portiere battuto. Vivan è apparso fuori causa anche sul successivo colpo di testa dello stesso centrocampista, a centimetri dal montante. Saprà rifarsi due minuti dopo sul mancino di Benedettini, che si vede negare il vantaggio quando il più sembrava fatto. La Fiorita torna a farsi pericolosa con Mazzotti, che non riesce a sfruttare un pallone vagante in area. Di lì a poco, la miglior opportunità della prima ora di gioco con Zafferani: inserimento in corsia e sterzata per liberare il destro sul primo palo, deviato in angolo da un prodigioso riflesso di Nardi – decisivo col piede. Un retropassaggio scomodo di Olcese mette in difficoltà Mazzotti, scippato del pallone da Prandelli – abile a preparare il mancino, scoccato con scarsa precisione. L’occasione più ghiotta per La Fiorita, invece, si concretizza all’86’: Mazzotti viene lasciato inspiegabilmente solo sul secondo palo, la sua sponda di testa è perfetta per Massari che dal limite dell’area piccola calcia sopra la traversa. Di lì a poco è Lunadei a mettersi le mani nei capelli per non essere riuscito ad angolare il suo colpo di testa da pochi passi. Termina senza reti a Dogana, dove La Fiorita scivola a -5 dalla capolista.
Vivace la sfida del Federico Crescentini di Fiorentino, dove la Virtus allunga la sua striscia positiva e incrementa il vantaggio sulla prima inseguitrice. Dopo un tentativo per parte con Lombardi e Bara, i Neroverdi passano a condurre con l’incornata di Benincasa su traversone di Buonocunto. Posizione al limite per l’attaccante felsineo, che non lascia scampo a Benedettini dopo essersi inserito tra Gueye e Galeone. Il Fiorentino protesta anche al 19’ per un potenziale tocco di mano di Battistini sugli sviluppi di un inserimento di Bara. Sul lato opposto Benedettini è decisivo due volte su Pecci: prima di piede, poi allungandosi sulla sua destra. In mezzo un’altra ottima opportunità per l’esterno, che non inquadra lo specchio da posizione favorevole. La gara è elettrizzante anche nella ripresa, inaugurata da un mancino sull’esterno della rete di Abouzziane. Di contro, Sabato sfiora il raddoppio con una zuccata disinnescata in bello stile da Benedettini. Sugli sviluppi del seguente corner, evidente tocco di mano in area di un difensore del Fiorentino, causato da un fallo in attacco – nella lettura del direttore di gara. Calcio di rigore che dista comunque un paio di minuti, frutto del fallo di Boubacar Diop su Benincasa. Dagli undici metri Buonocunto è glaciale e porta la Virtus sul 2-0. Il Fiorentino prova a scuotersi con il mancino di Belward, che deve inchinarsi ad un fantastico intervento di Passaniti – reso pleonastico dalla bandierina alzata da Bellavista. I ragazzi di Tarini profondono il massimo sforzo per rientrare in partita, ma difettano di precisione – come al 69’ con la zuccata di Belward. La Virtus può gestire e correre negli spazi, sfiorando il tris col solito Buonocunto dal limite e con il terzo tempo di Piscaglia su azione d’angolo. La gara scivola via sul 2-0 e le occasioni migliori sono per i detentori del titolo, pericolosissimi sull’iniziativa di Pecci – neutralizzata dall’intervento risolutivo di Bottoni. Nemmeno gli affondi del Fiorentino trovano soddisfazione: vedere per credere il mancino di prima intenzione scoccato da Chiaruzzi, poco distante dall’incrocio dei pali di Passaniti quando il cronometro segnava l’84’. Non c’è altro da vedere, se non la rinnovata classifica che vuole la Virtus a +5 su La Fiorita, all’inizio di un mese decisivo per i Neroverdi: Cosmos, La Fiorita, Murata e Folgore – in serie – per alimentare le ambizioni scudetto della squadra di Bizzotto.
Il posticipo domenicale mette a confronto Folgore e Cailungo. La squadra di Sarti, assente per squalifica e sostituito da Gasperoni, crea la prima grande opportunità con l’inserimento senza palla di Costa che spedisce alto da breve distanza. Replica affidata a Turrisi, che spedisce a lato di testa da posizione invidiabile, e a Sartori – impreciso dalla media distanza. La Folgore prende in mano il pallino del gioco, ma Gallinetta è scarsamente sollecitato: il portiere rossoverde è attento sul tiro-cross di Turrisi al 22’, alzando il pallone sulla traversa. La squadra di Lasagni si fa sempre più presente in area avversaria, andando vicina al vantaggio anche su palla inattiva con Touré e Miori che non centrano lo specchio. Il gol matura su calcio di rigore in coda alla prima frazione: punito il contatto Luvisi-Ura, per la trasformazione impeccabile di Francesco Sartori. Raul Ura è l’uomo in più della Folgore, tanto che al 51’ va a pochi centimetri dall’incrocio dei pali. Sei minuti più tardi c’è una punizione dal limite per i Giallorossoneri che ci provano con Pancotti, ma Gallinetta è attento sul proprio palo. Niente in confronto all’intervento di Guddo al 59’, che ha il riflesso giusto per negare il pareggio a Hirsch: l’ex aveva provato a sorprenderlo sul primo palo dopo essere rientrato sul mancino. Stessa modalità scelta da Pancotti poco oltre l’oro di gioco, non fosse per il palo di destinazione della conclusione, che sfiora il secondo palo. La gara ora è aperta a qualsiasi esito ed il Cailungo sfiora il pareggio al 63’, quando il pressing di Hirsch genera un traversone con Guddo fuori causa e Costa a spedire fuori di una manciata di centimetri – dopo una provvidenziale deviazione avversaria. A spazzare via ogni dubbio, la deviazione sottoporta di Miori che raccoglie il cross di Sartori per prendere il tempo al diretto avversario ed infilare Gallinetta di testa. Il laterale difensivo si propone in versione assistman al 70’, servendo Bitti sul primo palo: il mancino al volo del neoentrato è però da dimenticare. Poco più tardi il Cailungo ha la palla per rientrare in partita: Labas disegna un filtrante straordinario per Hirsch che, smarcato davanti a Guddo, cerca di superare il portiere con un tocco morbido, respinto. La Folgore replica con Adami Martins e Ura, vicini al 3-0 che avrebbe regalato un finale più sereno a quelli di Lasagni: all’85’, infatti, due subentrati del Cailungo riaprono la gara. Gori si gira in area per impegnare Guddo, straordinario nel riflesso ma impotente sul tap-in di Sarti. A togliere le castagne dal fuoco alla Folgore è però il solito Ura, che all’88’ griffa il definitivo 3-1 in contropiede – perfettamente gestito da Bernardi. Vittoria importante per la Folgore che, approfittando dei contemporanei risultati dei club di Fiorentino, risale la classifica fino al terzo posto in solitaria.
Ecco il quadro completo della 19° giornata di Campionato Sammarinese:
Campionato Sammarinese 2024-25 | 19. giornata
Data | Evento | Orario/Risultati | League | Stagione | Stadio | Match Day |
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Faetano - San Giovanni | 3 - 3 | Campionato Sammarinese (Girone Unico) | 2024-2025 | Domagnano | 19 | |
Pennarossa - Cosmos | 2 - 3 | Campionato Sammarinese (Girone Unico) | 2024-2025 | Fiorentino | 19 | |
Libertas - San Marino Academy | 3 - 1 | Campionato Sammarinese (Girone Unico) | 2024-2025 | Montecchio | 19 | |
Tre Penne - Domagnano | 3 - 1 | Campionato Sammarinese (Girone Unico) | 2024-2025 | Montecchio | 19 | |
Murata - Juvenes-Dogana | 1 - 0 | Campionato Sammarinese (Girone Unico) | 2024-2025 | Domagnano | 19 | |
La Fiorita - Tre Fiori | 0 - 0 | Campionato Sammarinese (Girone Unico) | 2024-2025 | Dogana | 19 | |
Virtus - Fiorentino | 2 - 0 | Campionato Sammarinese (Girone Unico) | 2024-2025 | Fiorentino | 19 | |
Cailungo - Folgore | 1 - 3 | Campionato Sammarinese (Girone Unico) | 2024-2025 | Montecchio | 19 |
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FSGC | Ufficio Stampa
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