Calcio Estate: il Pallone di Cristallo tra i guantoni di Gianluca Vivan
La 16° edizione di Calcio Estate si è aperta con un momento in realtà previsto per la finale di campionato, poi rimasto in sospeso per l’assenza in tale occasione del diretto interessato. E così Cristian Protti ha potuto fisicamente ritirare il Premio Duilio Felici, riconoscimento all’allenatore più corretto dello scorso campionato. Dopodichè Palmiro Faetanini ha condotto la serata nel vivo delle premiazioni di Calcio Estate, ad iniziare dal premio al “Gol più bello” del campionato, meritato da Mirco Spighi della Folgore per la prodezza compiuta il 7 marzo scorso contro il Faetano; prodezza che la platea ha potuto ammirare in coda ad una clip video che ha metteva insieme le quindici marcature più belle scelte dal pubblico di Telestadio (lo stesso che ha incoronato il gol di Spighi) nelle altrettante giornate componenti la scorsa regular season di campionato.
Duilio Felici e Gol più bello sono stati consegnati dal Consigliere Federale Simone Grana, mentre il collega Luca Albani si è occupato delle statuette dedicate al mondo arbitrale. Marco Avoni è stato indicato come il miglior fischietto del calcio. Dopo di lui ha ritirato la Bandierina d’Oro Francesco Mineo quale miglior assistente. Infine è stata la volta del mondo arbitrale declinato al futsal, con Giovanni Notarpietro indicato quale miglior direttore di gara nella stagione di calcio a 5 del Titano.
Il premio a Notarpietro ha fatto anche da collante fra il momento arbitri e il momento futsal. Il Responsabile di settore Stefano Bevitori ha premiato in sequenza i due migliori giocatori, ad iniziare dal Futsal Talent Elia Michelotti, l’under 23 sammarinese protagonista della stagione più scintillante, non necessariamente entro i confini della Repubblica. Suo il gol che ha permesso al Fiorentino di portarsi in vantaggio nella trionfale finale Scudetto con La Fiorita, coronamento di una stagione condotta sempre ad altissimo livelli dal classe 2001 ed impresa da considerarsi ancor più sorprendente se tiene conto del fatto che Michelotti giocò quella finale limitato da un infortunio muscolare non di poco conto. La finale Scudetto anche tra le eccellenze stagionali di Elia Pasqualini, il Futsal Best Player 2021, colui che ha segnato il gol del definitivo 2-0 con La Fiorita e che aveva marcato anche in semifinale contro il Domagnano, consentendo in quella occasione al Fiorentino di qualificarsi per l’atto finale ed in definitiva di fare un altro passo significativo verso il terzo Scudetto consecutivo.
Scudetto che porta indiscutibilmente anche il marchio di Stefano Fallini, il tecnico arrivato in rossoblù la scorsa estate e capace di distinguersi non solo per i risultati sul campo (il Fiorentino vinto tutte le gare nelle competizioni interne tranne una, pareggiata) ma anche per il meraviglioso gesto di correttezza in Champions League che gli è valso, oltre ai complimenti della squadra avversaria (l’Omonia Nicosia), anche un paio di menzioni ufficiali alle associazioni internazionali che si occupano di promuovere e celebrare il Fair Play. Il miglior tecnico dell’anno non poteva che riceve il premio da colui che rappresenta il vertice nella scala dei tecnici di futsal in casa FSGC: è stato infatti il CT della Nazionale Roberto Osimani a consegnare a Fallini la Panchina d’Oro futsal.
Poi è stata la volta della new entry assoluta nella storia dei premi di Calcio Estate: il primo Bombardino d’Oro futsal, però, non è stato consegnato fisicamente a Massimiliano Bernardi, re dei bomber stagionali con le sue 15 marcature e già Futsal Talent nell’edizione 2019, in quanto il ragazzo era assente per impedimenti personali. Filippo Bronzetti ha dunque consegnato il premio nelle mani di Paolo Zanotti, dirigente di quella Fiorita con cui Bernardi ha disputato la stagione 2020-21 cullando il sogno – poi sfumato in finale – di regalare alla squadra di Montegiardino il suo primo Scudetto.
Dal futsal del Titano al contesto San Marino Academy, senza però discostarsi dal mondo della palla a rimbalzo controllato. Il primo dei premiati individuati nei ranghi del club biancoazzurro è stato infatti Gabriele Cellarosi, San Marino Academy Best Coach in virtù della cavalcata con la quale – dopo nove vittorie consecutive e un pareggio – la formazione femminile di futsal ha centrato la sua prima, storica promozione in Serie A2. Il Responsabile del Settore Femminile Corrado Selva è stato colui che ha consegnato la statuetta a Cellarosi, ripetendosi poi per le altre due premiazioni riguardanti il mondo Academy. La Top Lady (miglior giocatrice individuata nel settore giovanile femminile) è stata Sofia Pirini, protagonista con la formazione Primavera e spesso aggregata alla Prima Squadra, con la quale ha compiuto anche il debutto in Serie A. La Top Woman (miglior giocatrice delle due Prime Squadre, calcio e futsal) è risultata invece essere Raffaella Barbieri, che con le sue otto reti in campionato (di cui tre nella stessa gara, in casa con la Pink Bari) più una in Coppa Italia, si è confermata, anche nella stagione di Serie A, la miglior realizzatrice di squadra, oltre che punto di riferimento dello spogliatoio con la sua esperienza ed il suo carisma.
Dopodichè il fil rouge della serata è virato di nuovo verso la stagione calcistica del Titano. A Marino Casali, storico presidente del Tre Fiori, l’Oscar alla carriera, ritirato dal figlio Aster per impossibilità del diretto interessato a prendere parte alla serata. A Gianluca Angelini il compito di consegnare sia questa statuetta che quella successiva: Alessandro Ciacci di San Marino Rtv ha meritato il Premio Comunicazione per gli evidenti progressi messi in mostra durante l’anno attraverso il mezzo televisivo e quello radiofonico, garantendo agli appassionati, specie nel periodo delle limitazioni causa Covid, il racconto delle partite del Titano in uno stile sempre limpido, puntuale e accurato.
Poi la Panchina d’Oro al miglior allenatore nelle competizioni di San Marino, conquistata da Omar Lepri della Folgore e consegnata a quest’ultimo direttamente dal Commissario Tecnico della Nazionale di calcio Franco Varrella, peraltro – come lo stesso CT ha rivelato sul palco – ex insegnante di Lepri ai tempi del corso per il patentino di allenatore. Come il calcio, anche il futsal ha il suo Bombardino d’Oro. Anzi due, perché il ritorno dello storico premio al miglior bomber della stagione (dopo l’assenza dell’edizione 2019) quest’anno si è risolto con un ex aequo. Imre Badalassi ha ricevuto dalle mani di Filippo Bronzetti la statuetta meritata grazie alle 14 reti segnate con la Folgore, mentre il collega della Juvenes-Dogana Matteo Baldini, anche lui a quota 14 in stagione, non era presente e per lui ha ritirato il premio il Presidente del club biancorossoazzurro Lino Zucchi.
L’incredibile escalation stagionale con la maglia delle Nazionali ha assicurato a Filippo Fabbri il Golden Boy come miglior Under 23 sammarinese. Grandi meriti anche nella stagione coi club (Cesena e Correggese) per il classe 2002, ma a fare la differenza è stata la sua propensione a bruciare le tappe prima con la Nazionale Under 21, con cui ha esordito sotto età, in Croazia, nell’ottobre 2020, e successivamente con la Nazionale maggiore. Qui l’esordio in gara ufficiale è avvenuto soltanto pochi mesi dopo quello precedente: il 28 marzo al San Marino Stadium contro l’Ungheria in occasione delle qualificazioni mondiali. Il Presidente federale Marco Tura è stato colui che ha consegnato il premio al più luminoso dei prospetti del Titano, mentre il Segretario Generale Luigi Zafferani è salito sul palco per i due premi forse più attesi, e non a caso lasciati in fondo all’evento.
Con una espressione del viso che raccontava la sua sorpresa e la sua emozione più di qualsiasi parola, Imre Badalassi è tornato sul palco per ritirare il premio Koppe destinato al miglior straniero. Fiore all’occhiello di una stagione straordinario per l’attaccante ormai ex Folgore, culminata come è noto con la vittoria dello Scudetto, è stato l’incredibile periodo compreso fra il 7 aprile e l’11 maggio, durante il quale Badalassi ha segnato 12 reti in sette gare consecutive, avvicinando di moltissimo il traguardo delle 14 reti che gli sarebbe valso anche il Bombardino d’Oro, premio peraltro già vinto dal giocatore nel 2018 ai tempi del Tre Fiori.
Dulcis in fundo, il Pallone di Cristallo, il riconoscimento al miglior sammarinese o residente. Impossibile, per la Commissione Tecnica, ignorare l’importanza ma anche il coefficiente di difficoltà delle parate compiute, ad esempio, ai quarti di finale di campionato contro il Domagnano, o in semifinale di Coppa Titano contro la Folgore (rigore parato nei minuti conclusivi). Ma, soprattutto, pesano eccome i tre rigori parati serie infinita della finale di Coppa Titano e pure il rigore trasformato in prima persona, fatto singolare visto che stiamo parlando di un portiere. Ed in ragione di tutto questo, oltre che della impermeabilità di una difesa capace di concedere solo 11 reti in stagione fra coppa e campionato, che il premio più atteso è andato al portiere de La Fiorirta Gianluca Vivan, sul palco visibilmente emozionato e – ipse dixit – anche sorpreso di essere stato indicato per un tale riconoscimento, visto che spesso sono gli attaccanti o i centrocampisti particolarmente prolifici ad avere le luci della ribalta e a portare a casa i premi individuali. Stavolta, no. Stavolta il Pallone di Cristallo è di un portiere. E con pieno merito.
FSGC | Ufficio Stampa
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