Battistini e Varrella in coro: “Atteggiamento mutato”

Manca meno di un giorno alla sesta ed ultima sfida del Gruppo D2 di UEFA Nations League per San Marino, che allo Stadium (domani, ore 18:00) affronterà la neo capolista del raggruppamento. La Bielorussia – reduce dal 2-0 in Lussemburgo – sarà aritmeticamente promossa in Lega C, accedendo contestualmente ai play-off di categoria anche in caso di pareggio a Serravalle. A 72 ore dalle dispendiosa sfida alla Moldavia, con mancato lieto fine, la Nazionale di San Marino è pronta a fornire un’altra prestazione di cuore – assicura Manuel Battistini: “Quello che mette in campo la Nazionale di San Marino – domani e sempre – è chiaro ed evidente a tutti, vale a dire grande generosità e disponibilità al sacrificio. Con la Bielorussia ci attende una partita ancor più complicata di quella con la Moldavia, se non altro per i tempi di recupero che si sono notevolmente assottigliati. Noi daremo comunque il massimo, come in ogni occasione, affrontando ogni impegno con l’idea di poter vincere”.

Un ragionamento – snocciolato in conferenza stampa da Battistini – che tradisce il progressivo e continuo processo di crescita, anche e soprattutto mentale, della selezione biancoazzurra: “Faccio una valutazione più profonda – esordisce il Commissario Tecnico, Franco Varrella e rilevo che la Moldavia, nel finale dell’incontro, ha temuto San Marino; credo che questo sia un grande risultato parziale. Devo pensare a quello che i ragazzi hanno messo in campo nel finale, quando hanno tentato di riequilibrare la partita. Non so come siano stati percepiti in tribuna, ma vi assicuro che da bordocampo l’adrenalina era chiaramente avvertibile. Con la Bielorussia ci aspetta però uno spartito diverso, nel quale tenteremo di vincere i duelli personali. Per chiarire il concetto con un esempio: nella partita col Lussemburgo dell’altro ieri, Savitski – su 24 tentativi – ha vinto 21 volte il confronto in corsia con l’avversario diretto. Chiederò a Manuel [Battistini] che domani sera Savitski, se verrà confermato sull’esterno sinistro, non ne vinca più di 15. Questo perché dovessimo riuscire a aggiudicarci qualcuno di questi confronti, potrebbe essere più complesso per loro potersi imporre in maniera così violenta come successo a Minsk”.

Non che sia una semplice somma aritmetica di coefficienti tecnici – declinati in duelli uno contro uno – a determinare necessariamente l’esito di una partita: “È però vero – ammette Varrella – che faccio leva sulle potenzialità individuali dei miei giocatori ed obiettivamente – sapendo che collettivamente possiamo soffrire per via delle evidenti abilità e doti fisiche avversarie – se nei duelli di zona dovessimo riuscire ad avere buoni risultati, alla lunga questo potrebbe portarci benefici. Sarà inoltre importante anche la tempra, nel corso dell’incontro: “Non dovremo farci sovrastare, ma tentare di restare sempre dentro alla partita indipendentemente dal parziale; condizione che ho intravisto anche giovedì quando Alessandro Golinucci – subentrato a Lunadei –, ha portato la sua effervescenza a disposizione dei compagni. Una cosa bellissima”.

Una Nazionale uscita giovedì tra gli applausi del pubblico: “Una soddisfazione – sottolinea Battistini – benché avessimo lavorato per ben altro risultato. Le partite però vanno anche così, specie in campo internazionale dove ci confrontiamo con avversari dalle spiccate doti fisiche ed atletiche; ci può stare e potevamo anche attendercelo, certo è che anche dopo lo svantaggio abbiamo tentato di essere pericolosi fino in fondo. E secondo me è questo il principale elemento da rilevare: un netto cambiamento di mentalità ed approccio allo 0-1, al quale abbiamo tentato di reagire andando anche a prenderli alti. Non avevamo paura”.

Che sia scattata la scintilla? Secondo Varrella “sembra che i ragazzi si siano resi conto che a certi livelli, pur con difficoltà peculiari, talvolta volere e potere hanno un buon rapporto. Mi hanno colpito, e non solo giovedì scorso: nel corso della settimana hanno accettato di sottoporsi ad un lavoro di potenziamento muscolare aggiuntivo ed approcciarsi alle gare in quella maniera e mostrare quell’emotività sono per me importanti obiettivi raggiunti. Devono pensare di potersi continuamente migliorare, per cui cercheremo di continuare così puntando a marzo 2019”.

 


FSGC | Ufficio Stampa

 

 

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