Arbitri: Podeschi al UEFA Best Practices Workshop di Vienna
Assimilabili, in italiano, alle modalità virtuose ed efficaci per il raggiungimento o l’avvicinamento degli obiettivi prefissati, le best practices – letteralmente “pratiche migliori” – rappresentano un chiaro punto di riferimento, un modello, un’opportunità da condividere con gli omologhi per mettere a disposizione la propria esperienza specifica nel comune interesse di migliorare il rendimento di un sistema. In questo caso, quello dell’arbitraggio europeo.
Si è aggiornato a Vienna, il 30 novembre e 1° dicembre scorsi, il UEFA Best Practices Workshop dedicato agli arbitri ed aperto da Roberto Rosetti – Presidente della Commissione Arbitri della UEFA. Il primo punto toccato – purtroppo di ricorrente attualità – è stato quello degli abusi ai danni degli arbitri, in tutte le forme che essi si possano manifestare. Un tema delicato che la UEFA ha preso di petto, dedicandovi una campagna denominata “Real Scars”. Attraverso gli interventi di Rob Hennessy e Sarunas Tamulynas, rappresentanti delle sezioni arbitrali di Irlanda e Lituania, si è approfondito l’argomento, introducendo anche il focus che da sempre è tra i più cari a livello globale – vale a dire il reclutamento. Prezioso il contributo in tal senso di José Fontelas, per l’associazione portoghese, che ha sviluppato l’immediatamente successivo step della retention (mantenimento in organico degli arbitri, dopo il loro ingresso nella categoria). Workshop dedicati hanno permesso ai rappresentanti di tutte le Associazioni arbitrali europee di confrontarsi fattivamente sui temi proposti: per Stefano Podeschi, rappresentante dell’ASA, il lavoro congiunto ha trovato sponda negli omologhi albanesi, armeni, bulgari, croati, cechi, spagnoli, estoni e finlandesi. Il pomeriggio del primo giorno di workshop si è concentrato anche sull’arbitraggio femminile – argomento quest’ultimo introdotto da Katia Senesi, componente del Comitato Nazionale dell’AIA e recentemente nominata membro della UEFA Referee Convention Panel. Nella seconda giornata di confronto, l’analisi dell’impatto delle leghe e di altre istituzioni ufficiali sul mondo dell’arbitraggio.
FSGC | Ufficio Stampa
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