UEFA lancia il programma FootbALL per diversità e inclusione
Un calcio sempre più inclusivo e alla portata di tutti. È questo l’obiettivo di FootbALL, la nuova campagna di UEFA che preso ufficialmente il via lo scorso weekend durante la finale di Champions League di Istanbul. Il programma è composto da tre pilastri fondamentali – campagna, piattaforma e attivazione – che uniscono tutte le iniziative ed eventi di sostenibilità sociale di UEFA. Il messaggio che la campagna vuole lanciare è semplice ma importante: nel calcio sono tutti benvenuti. Messaggio che viene abbracciato anche dal presidente UEFA Aleksander Čeferin: “Il calcio con il suo linguaggio universale può rompere le barriere e unire i cuori. Inclusività e apertura sono le chiavi principali per sbloccare il vero potenziale del nostro gioco. Con il calcio vogliamo abbracciare tutti. Ognuno dovrà essere rispettato e valorizzato. Con l’iniziativa FootbALL vogliamo un ambiente dove il talento possa essere guidato senza discriminazioni ed i sogni non devono avere limiti”.
La campagna FootbALL andrà a stimolare nuove azioni ed amplierà quelle esistenti – come il programma Outraged su discriminazione e abusi on-line nel mondo del calcio – informando inoltre il pubblico su tutto quanto verrà fatto da UEFA, dalle organizzazioni affiliate e dai partner in materia di inclusione e uguaglianza del calcio europeo. La campagna inoltre contribuirà anche a raggiungere gli obiettivi della Strategia di Sostenibilità di UEFA. È stato lanciato anche un video promozionale della campagna – che potete trovare sui nostri canali social – in cui vengono raccontate storie con membri provenienti da diverse parti del mondo e con background differenti. Nel video si parla anche di Linda Repetti, che lavora come manutentrice del campo da gioco dello stadio Luigi Ferraris di Genova: “Le persone si sorprendono quando gli racconto il tipo di lavoro che svolgo perché non ci sono tante donne in questo settore. Ho sempre lottato e lavorato duro per ottenere questa professione”. Sul tema di rispetto nel mondo del calcio ne ha parlato anche Patrick Vieira, leggenda della Nazionale Francese con cui ha vinto Mondiale 1998 ed Europeo 2000: “Tramite il calcio si può andare oltre il concetto di nazionalità, etnia, genere e religione. Sin da piccoli, i bambini giocano insieme e parlano la lingua comune del calcio. Dobbiamo proteggere la diversità nel mondo del calcio affinché ognuno possa essere rispettato e fare parte della comunità”.
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FSGC | Ufficio Stampa
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