Simoncini tocca quota 69, Varrella: “dovremo saper soffrire e ripartire”

Meno di ventiquattr’ore separano i Titani dalla sfida con Andorra, attesa fin dal momento del sorteggio ma non meno ricca di insidie – come ha dimostrato la partita di andata, da cui parte Franco Varrella in conferenza stampa –: “Ad Andorra qualche errore grossolano ha permesso agli avversari di mettere in mostra le loro migliori qualità. Da questo ci guarderemo domani, per tentare di limitare le considerazioni di natura tecnica. Sappiamo il Ranking europeo esprime i giusti valori, quindi obiettivamente – pur essendo lontani – cercheremo di avvicinarci ad una formazione che dopo aver scollinato un colle, noi vediamo in fondo alla discesa. Tenteremo di toglierci una grande soddisfazione rispetto ai sacrifici fatti fino ad oggi”. Condizione necessaria e sufficiente, sarà anche sapersi proporre in fase d’attacco: “Il concetto di mettere in difficoltà gli avversari resta un punto fermo da quanto sono alla guida della Nazionale. Rifiuto il pensiero di ritenerci una formazione sconfitta ancor prima di scendere in campo. Siamo ovviamente attenti alla nostra crescita e questo ci ha fatto ben sperare in ragione di alcune prestazioni che abbiamo fatto, in più di un’occasione. Non voglio dire che sarà importantissimo giocare meglio di loro, perché in tal caso meriteremmo il risultato, ma dovremo soffrire tantissimo, creare i presupposti per colpire quando recuperare palla e avere quei due o tre guizzi determinanti che mi aspetto dai ragazzi domani sera”.

Ma, come recita un vecchio adagio, nel calcio non esistono partite semplici. E tra i firmatari di questa verità non scritta, registriamo anche capitan Davide Simoncini: “A livello internazionale ho un po’ di esperienza e purtroppo non esistono partite semplici o più semplici di altre. Certo, domani sera la differenza rispetto ai nostri avversari – se considerate altre nazionali – potrà essere minore, se però noi calciatori, staff tecnico e tutti coloro che lavorano nella e per la nazionale, non daremo il 110% la partita sarà comunque molto in salita. Dovremo cercare di limitare il più possibile gli errori e dare tutto quello che abbiamo, come fatto – secondo me – sabato in Polonia e come stiamo cercando di fare in tutte le apparizioni internazionali. Andorra è una squadra molto organizzata e aggressiva, specie con squadre per loro più abbordabili rispetto ad altre. Sono pericolosissimi su palla inattiva e sono molto fisici, dovremo quindi stare attentissimi su tutti i piazzati e le palle vaganti che alla fine vanno a decidere le partite”.

Davide Simoncini che domani sera raggiungerà quota 69 presenze internazionali (traguardo che potrebbe tagliare contestualmente anche Matteo Vitaioli), assestandosi al secondo posto di sempre – al pari di Damiano Vannucci e con Andy Selva in vetta, con 73 gettoni –: “Sono super orgoglioso del traguardo, anche se potevo avere qualche presenza in più tra squalifiche e infortuni. Non sono stato sempre fortunatissimo, ma indossare questa maglia ha sempre rappresentato per me un orgoglio. Ho ancora le motivazioni della prima volta che l’ho indossata e lo ricordo benissimo, anche perché è avvenuto qui in questo stadio. Quindi cercherò, finché avrò le capacità e finché riuscirò a giocare a questi livelli, a dare il mio contributo per la Nazionale”.

Chiosa il mister, sollecitato sulle numerose assenze. L’ultima, quella di Mirko Palazzi; da Varsavia – dove si trova ancora in osservazione – arrivano però buoni riscontri: “Riguardo a Miko Palazzi, devo dire che siamo soddisfatti di come stanno andando i bollettini medici delle ultime dodici ore che hanno scongiurato eventuali problemi per la vista. Circa le assenze, se c’è qualcosa che disturba un allenatore è pensare alle assenze come una sorta di alibi per non ottenere risultati o fare prestazione. In Nazionale ci sono equilibri, giocatori che hanno una sopportabilità agonistica superiore come Berardi. Mancando alcuni di questi elementi si crea per noi una turbativa, ma proprio per questo dovrà essere il gruppo domani a sopperire anche alla mancanza di Mirko – tra gli altri – che ha tentato di mettere la testa per salvare un gol. Questo dovrebbe essere l’elemento fondamentale anche nell’approccio della partita di domani sera, pensando che – prima di segnare – gli avversari dovranno passare sul nostro corpo”.


FSGC | Ufficio Stampa

 

Le foto ed i progetti grafici reperibili sui canali di informazione e social network della FSGC sono liberamente utilizzabili, riconoscendo i diritti di immagine alla ©FSGC.