Due piazzati fanno la differenza tra Andorra e San Marino

A quattro anni e mezzo di distanza dall’unico precedente in amichevole ufficiale, la Nazionale di San Marino torna a sfidare Andorra: per la prima volta sui Pirenei, per la prima volta con tre punti in palio. E per la prima volta, nella storia delle qualificazioni ad Europei e Mondiali, con il VAR in azione. Varrella sceglie Hirsch e Fabio Tomassini a supporto di Nanni, vista l’assenza del lungodegente Filippo Berardi. In difesa partono dal primo minuto Fabbri e Rossi, che ha stretto i denti per esserci, affiancati da Manuel Battistini e Palazzi. Quest’ultimo tocca quota 59 presenze, ad un solo gettone da Simone Bacciocchi – attuale Team Manager della Nazionale e settimo nella classifica degli stakanovisti biancoazzurri di tutti i tempi –.

L’avvio di partita non è banale, con due colpi di tacco a scaldare i circa 1,600 spettatori presenti all’Estadi Nacional, che ha aperto gratuitamente le proprie porte per questa sfida tra Piccoli Stati d’Europa. Andorra si guadagna un corner al pronti via, con Alex Martinez a deviare sul primo palo la parabola di Pujol. Dalla parte opposta la giocata di classe arriva in costruzione, con Hirsch a ricevere lo scarico di Nanni dopo aver servito spalle alla porta l’attaccante della Lucchese. Il destro dell’esterno della Folgore è deviato, così che Gomes può recuperare il passo e bloccare la sfera sotto la trasversale.

I padroni di casa tornano a provarci con Pujol che non inquadra la porta dalla distanza, mentre Fernandez si mette in proprio per liberare un diagonale destro da dentro l’area che chiama in causa Benedettini per la prima volta in serata. San Marino non sta a guardare e al 10’ si costruisce un’opportunità con Nanni: il millennial si lancia in progressione dalla linea mediana per esplodere un destro dai venti metri che risulta troppo strozzato. La partita è piacevole e giocata a viso aperto da entrambe le squadre, tanto che al 12’ Andorra si costruisce in contropiede una grandissima opportunità con Fernandez. L’attaccante di casa salta di slancio Rossi, per poi liberarsi anche del tentativo di rimonta, e calcia forte da breve distanza esaltando i riflessi di Elia Benedettini – miracoloso nell’occasione –. In precedenza, San Marino si era reso pericoloso col traversone dal fondo di Hirsch, sul quale Fabio Tomassini è stato anticipato al limite dell’area piccola, e Battistini, il cui destro dai venti metri – deviato – ha dato il la alla ripartenza andorrana sopra descritta.

L’inviolabilità delle reti regge fino al 18’, quando Andorra si guadagna una punizione laterale sul lato opposto rispetto alla panchina di casa. La traiettoria di Cervòs spiove in piena area di rigore, dove Vales vince il corpo a corpo con Rossi e spedisce la zuccata alle spalle di Benedettini che non può nulla. Reazione sammarinese affidata a David Tomassini che, messo in moto da Battistini, guadagna il fondo ma vede il suo traversone fiaccato da una deviazione che l’accomoda tra i guantoni di Gomes. Ma la serata di grazia del compagno di reparto, Marc Vales, è tutt’altro che finita: al 24’ il centrocampista in forza al Sandefjord Fotball fa valere la sua fisicità sul terzo corner di casa – calciato dal solito Pujol – per raddoppiare. Quarto gol in settantacinque presenze per Vales.

L’uno-due andorrana non passa indifferente sull’inerzia dell’incontro, ma San Marino torna a farsi pericoloso al 37’ con l’iniziativa di Palazzi che si fa tutta la fascia per proporre un traversone che spiove tra i due centrali. Leggermente in ritardo l’inserimento di Fabio Tomassini, ad un soffio dall’impatto del potenziale pareggio. Sul corner così generato, capitan Palazzi non riesce a coordinarsi in tempo utile sul pallone bucato all’altezza del primo palo da compagni ed avversari. Andorra sembra volersi accontentare, tanto che i Titani sfiorano di nuovo la rete dell’1-2 con Lunadei, che non inquadra lo specchio. Opportunità arrivata con San Marino in momentanea superiorità numerica: Vales, infatti, era uscito per farsi medicare al naso dopo un contrasto aereo in cui ha avuto la peggio. Il protagonista di serata è rientrato in campo con un vistoso tampone, di quelli che eravamo abituati a conoscere prima del 2020. È l’ultima cosa della prima frazione di gara, che Andorra porta negli spogliatoi con un doppio vantaggio maturato per effetto di due calci piazzati.

Nella ripresa è San Marino a guadagnarsi un corner nei primissimi secondi, ma la difesa di casa libera all’altezza del primo palo. Il debutto del VAR con i Titani in campo è per un potenziale rigore in favore dei ragazzi di Varrella, ma gli arbitri tedeschi impegnati al monitor confermano la decisione del danese Khelet di non concedere il penalty. Biancoazzurri che si ripresentano in campo con Zafferani e Cevoli al posto di David Tomassini e Rossi. Il secondo corner guadagnato in pochi minuti sembrava quello buono per accorciare le distanze: Nanni sale a spizzare, ma sul secondo palo Zafferani non trova la porta in tuffo.

I primi dieci minuti del secondo tempo sono tutti di San Marino, che presidia la trequarti avversaria con continuità. Arriva anche il terzo calcio d’angolo, conquistato sugli sviluppi di un’insistita azione conclusa con la staffilata al volo di Zafferani da fuori area, deviata da un avversario. L’esterno de La Fiorita si rende protagonista anche all’ora di gioco, quando punta frontalmente la terza linea andorrana e imbuca per Nanni. Sinistro sul primo palo da posizione defilata che costringe Gomes a salvarsi in angolo. Venti minuti di netto predominio sammarinese non schiudono al gol per meritato 1-2 che avrebbe potuto rimettere in carreggiata i Titani e magari scalfire l’adamantino carattere degli uomini di Koldo Alvarez.

Varrella mette mano ad una tripla sostituzione per giocarsela sulla freschezza di Vitaioli, Ceccaroli e Mularoni con l’intento di provare a riaprire una partita che in effetti – al netto delle sbandate su due palle inattive attorno a metà primo tempo – San Marino ha davvero giocato alla pari dei navigati avversari, i quali stanno attraversando il miglior momento della loro storia calcistica. A mancare, oltre all’accortezza nei momenti determinanti della partita, è stato anche un pizzico di fortuna in alcune situazioni. Come in occasione del settimo corner conquistato dai Titani, dove la palla vagante in area non ha trovato la deviazione risolutiva.

Cosa che una volta tanto manca anche ad Andorra, che effettua la sua prima sortita offensiva di un certo spessore all’84’, quando il tocco di Cervòs – sugli sviluppi di un angolo, ovviamente – non trova il bersaglio grosso. San Marino continua a provarci fino all’ultimo, ma nemmeno Cevoli – sugli sviluppi di una punizione laterale – riesce ad inquadrare lo specchio con un colpo di testa da buona posizione. È l’ultimo episodio dell’incontro, che certifica come San Marino abbia ormai sviluppato una mentalità decisamente propositiva, peccando questa sera su due episodio da palla inattiva.


European Qualifiers, Qatar 2022 WC | Andorra-San Marino 2-0

 

ANDORRA [4-4-2]

Gomes; San Nicolàs, Llovera, Alavedra, Cervòs; Alàez, Vales (dal 73’ X. Vieira), Moreno (dal 65’ M. Vieira), A. Martinez (dall’86’ Bernat); Fernandez (dall’86’ J. Rubio), Pujol (dal 73’ C. Martinez)

A disposizione: Iker, Pires, C. Garcia, Lima, Sànchez, C. Rubio, M. Garcia

Allenatore: Koldo Alvarez

 

SAN MARINO [4-3-3]

E. Benedettini; Ma. Battistini, Fabbri, Rossi (dal 46’ Cevoli), Palazzi; Lunadei (dal 75’ Mularoni), E. Golinucci, D. Tomassini (dal 46′ Zafferani); F. Tomassini (dal 75’ Vitaioli), Nanni, Hirsch (dal 75’ Ceccaroli)

A disposizione: S. Benedettini, Colonna, D’Addario, Bernardi, Grandoni, Conti, A. Golinucci

Allenatore: Franco Varrella

 

Arbitro: Jakob Kehlet (DEN)

Assistenti: Lars Hummelgaard (DEN) e Heine Sørensen (DEN)

Quarto ufficiale: Jens Grabski Maae (DEN)

VAR: Daniel Siebert (GER)

AVAR: Robert Wessel (GER)

Marcatori: 18’, 24’ Vales

Ammoniti: Pujol, Alàez, Ma. Battistini, Hirsch

Espulsi:

Note: 1,600 spettatori


FSGC | Ufficio Stampa

 

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