“Un calcio al razzismo”: giovedì 20 febbraio alla Casa del Calcio la presentazione aperta al pubblico del libro di Smulevich e Castellani
Da sempre la Federcalcio di San Marino si prodiga nella diffusione dei valori dello sport e del calcio in particolare, riservando un’importanza particolare a quelli che – per forza di cose – hanno una notevole ricaduta nel sistema sociale. Dunque fair play, calcio pulito, rispetto di regole e avversari, sportività a tutto tondo sono i precetti fondamentali per l’attività una federazione che si impegna nella formazione di calciatori, ma ancor prima uomini. Perché se la condizione di calciatore, per quanto una carriera possa essere più o meno lunga, è per definizione temporanea: quella di essere umano invece accompagna in toto la vita di tutti noi.
Anche quando la stessa è messa a dura, durissima prova e minacciata dall’odio che paradossalmente solo altri esseri umani sanno sviluppare. Un chiaro esempio di questo è il razzismo, che purtroppo si segnala in sempre più episodi a tutti i livelli – dalla Seria A in giù, restando nello Stivale del pallone -: “Una minaccia che ha origine nei drammi che hanno attraversato la società europea del secolo scorso e che ancora pulsa nel ricordo di quelle ferite. C’è infatti un filo che collega i maestri danubiani della Serie A epurati dal regime fascista in quanto ebrei agli ignobili attacchi contro campioni di oggi come Koulibaly e Lukaku” – sottolineano Massimo Castellani, giornalista italiano e penna di Avvenire ed Agorà, e Adam Smulevich, giornalista di stanza all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, autori di “Un calcio al razzismo: 20 lezioni contro l’odio”.
Un libro intenso da leggere tutto d’un fiato, in una fusione tra lezioni fornite dalla storia del calcio nel periodo dei totalitarismi ed ancora oggi applicabili in una società globalizzata nella quale incresciosi episodi riconducibili all’odio di stato di quasi un secolo fa sono all’ordine del giorno. E dai quali nemmeno un’isola felice come lo sport può dirsi estraneo; come rilevano gli autori, infatti, “il calcio, il gioco più bello del mondo, subisce sempre più l’insidioso veleno del razzismo”. Uno spunto di riflessione, crescita e indagine che – attraverso le parole ed i racconti di Adam Smulevich – sarà presentato giovedì 20 febbraio alle 20:30 prossimo presso la Casa del Calcio (strada di Montecchio, 17 – 47890 – Città di San Marino), aperto a tutti gli interessati. L’evento è in collaborazione con il Centro di Ricerca sull’Emigrazione – Dipartimento di Storia dell’Università di San Marino e sarà moderato dalla dottoressa Patrizia Di Luca, responsabile del CRE.
Adam Smulevich non è nuovo alla trattazione di questi temi: si ricorda il suo libro “Presidenti – le storie scomode dei fondatori delle squadre di Casale, Napoli e Roma”, nel quale si ripercorre il modo nel quale i primi dirigenti di queste storiche società siano stati resi indesiderati dalle leggi razziali. In ambito sportivo si è dedicato anche ad una leggenda del ciclismo italiano, avendo curato lo spettacolo teatrale “Bartali, il campione e l’eroe”.
FSGC | Ufficio Stampa
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