FSGC, Tura: “Se verificata la non estraneità del calciatore coinvolto nei fatti di Verona, il club potrà intervenire per interrompere il rapporto”

In riferimento ai fatti recentemente attribuiti dal Tribunale di Verona a carico di un residente italiano tesserato per un club calcistico di San Marino, la Federcalcio di San Marino – nella persona del suo Presidente Marco Tura – intende condividere le seguenti dichiarazioni.

Una testata locale ha speso nelle ultime ore un nominativo circa il destinatario della sentenza di primo grado che nei giorni scorsi è stata ampiamente discussa in ogni sede. Naturalmente non può essere ancora considerata una comunicazione ufficiale, ma ci permette comunque di attivarci per confermare – tramite un’eventuale smentita o meno dell’interessato – la veridicità dell’informazione. Ci aspettiamo pertanto che il giocatore coinvolto smentisca quanto pubblicato a mezzo stampa, diversamente il club si sentirà autorizzato a congelare il rapporto con il tesserato. Il tema del Safeguarding è di stretta attualità anche per lo sport sammarinese: il Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese ha approvato un regolamento in merito – mutuato dal CIO – lo scorso luglio, al quale tutte le Federazioni sportive avrebbero dovuto aderire entro gennaio 2025. Noi non abbiamo aderito in quanto, coerentemente con quanto portato avanti dal CONS, da luglio 2024 un nostro funzionario sta partecipando ad un corso sul Safeguarding organizzato dalla FIFA. Un percorso, quello con la FIFA, che terminerà a maggio e che ci permetterà a quel punto di approfondire e completare ulteriormente delle competenze di cui la FSGC è già in possesso, avendoci lavorato in sinergia anche con la UEFA che ha riconosciuto un certificato in merito al nostro personale competente. Ogni club affiliato, poi, ha individuato al proprio interno un referente (Child Safeguarding Focale Point) che può rapportarsi con quello indicato dalla FSGC. Figure, queste, che la Federcalcio ha specificamente richiesto venissero indicate, quando ancora non ne vigeva l’obbligo per la UEFA. In ogni caso, ognuno di loro ha completato un corso di formazione online promosso dalla UEFA. Naturalmente, il documento di cui la FSGC di doterà nei prossimi mesi – come tutti i codici etici –, sarà applicabile solamente nel momento in cui si avrà la certezza dell’identità di chi abbia commesso una determinata infrazione. Di fatto, è questo il problema principale cui abbiamo dovuto far fronte in questi giorni”.

Vale la pena ricordare, infine, che la Federcalcio di San Marino ha già compiuto un primo, importante step in merito a questo fondamentale tema. Infatti, da tempo si è dotata di una Child Safeguarding Policy (pubblicata sul sito della FSGC, visionabile a questo link) che sarà ampliata e completata alla conclusione del corso promosso dalla FIFA sopra menzionato.


FSGC | Ufficio Stampa

 

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