EUCL: europareggio amaro per una grande Fiorita, al Tre Penne manca il gol

La Fiorita abbandona la Conference League con tanto rammarico. Come all’andata, i gialloblù escono alla distanza, reagendo immediatamente al vantaggio del Birkirkara e poi mettendo all’angolo gli avversari fino all’ultimo secondo a disposizione, ma senza trovare il colpo che avrebbe portato la sfida ai tempi supplementari. E di occasioni ne costruisce, La Fiorita, alcune anche clamorose. Manca però la lucidità per trasformare in oro quello che nella seconda metà di ripresa diventa un arrembaggio costante, con gli ospiti costretti all’arroccamento e alla fine, dopo il triplice fischio, visibilmente euforici per aver scampato un pericolo che forse non avevano messo in preventivo. I ragazzi de La Fiorita, dal canto loro, escono dal campo fra tanti applausi sinceri ma con i volti contratti dalla delusione. È un pareggio europeo e in altri tempi sarebbe stato un risultato da ricordare con piacere. Stavolta, invece, fa male.

La Fiorita gioca bene e alla distanza anche molto bene. Non così gli avversari, che esibiscono più di qualche difficoltà nel palleggio e nella costruzione del gioco. E così l’avvio di gara è controllato senza particolari patemi dai ragazzi di Montegiardino, consapevoli che lo 0-1 dell’andata, per essere rimontato, richiede anche la dote della pazienza. Dopo 6’ il Birkirkara si vede con una brutta conclusione di Venancio: palla alle stelle. È ordinaria amministrazione per la difesa di casa, che però al 10’ trema sul cross di Briffa: il pallone plana preciso sulla testa di Yankam; il mattatore dell’andata ci mette potenza ma poco angolo, e Vivan può respingere.  La Fiorita vuole restituire subito il favore. Non è tanto il tiro da distanza siderale di Prandelli (portiere fuori dai pali ma palla lontanissima dallo specchio) a ridurre a più miti consigli i maltesi, quanto il colpo di testa di Rinaldi sul cross lungo di Pedrelli: il capitano è dimenticato sul secondo palo, ma l’incornata non centra lo specchio, fra i sospiri di sollievo della difesa ospite e anche qualche protesta per un contrasto fra Lago e Montebello all’alba dell’azione. In precedenza, lo stesso Montebello aveva bussato alla porta di Vivan, ma con un destro troppo fiacco per impensierire l’estremo gialloblù.

I ritmi bassi e i tanti errori da ambo le parti non rendono memorabile il primo tempo, ma tutto sommato a La Fiorita può andare bene così. Certo, farebbe comodo un gol prima dell’intervallo, e Amati ci va vicino con un destro –non il suo piede d’elezione – dal limite dell’area dopo il veloce recupero palla di Mularoni: la traiettoria scavalca Fernandes, un po’ fuori posizione, ed esce di nulla. È un ottimo momento per i gialloblù, che poco dopo tornano pericolosi con una bella combinazione Rinaldi-Grandoni ed un cross interessante del terzino di casa: né Prandelli né Lago, però, arrivano in tempo all’appuntamento. La ripresa si apre subito con un brivido per la retroguardia di Berardi: cross profondo di Attard, Vivan legge male la traiettoria e Montebello schiaccia in porta, trovando sulla propria strada Prandelli, che spazza proprio sulla linea. L’episodio in qualche modo scombussola i dietro della squadra di casa, che al 53’ concedono libertà a Yankam ma soprattutto a Montebello, il quale, dopo aver ricevuto dal compagno, entra in area, mette a sedere Brighi e poi fa passare il pallone tra Vivan e il palo, trovando una rete che allontana più di qualche fantasma in casa Birkirkara.

Fantasmi che però ritornano tutti quando La Fiorita decide che è il caso di reagire subito e bene. Prandelli conquista una punizione avanzata che viene affidata al mancino di Amati; a centro area c’è Di Maio in totale libertà, ma l’anticipo di Yankam evita al difensore di Berardi la fatica di battere a rete. Esulta Di Maio, ma il tocco decisivo è del maltese, a referto anche all’andata ma nel senso opposto. Il pareggio-lampo (sono passati appena 3’ tra 1-0 e 1-1) pesa eccome sull’inerzia del match, che ora è tutta in favore de La Fiorita. Una palla persa in uscita regala subito una nuova opportunità a Lago, che però perde l’attimo facendosi rimontare da Pepe. Il Birkirkara tenta un break con la punizione dal limite di Venancio: la barriera si apre ma Vivan è vigile e respinge. Poi La Fiorita torna a martellare, anche perché in casa maltese le energie calano a vista d’occhio. Al 77’ Pedrelli si produce in una giocata da urlo sulla fascia (due avversari superati in ‘sombrero’), ma dopo l’ingresso in area, con un numero notevole di opzioni a disposizione, sceglie di calciare direttamente in porta, chiudendo troppo il mancino. Neanche il tempo di pensarci che il Birkirkara perde un’altra palla in uscita e regala un’occasionissima a Zafferani, che dopo aver scambiato con Prandelli cerca la porta dal limite anziché servire Bardeggia, inseritosi in area con perfetto tempismo; il risultato è un pallone che rotola innocuo sul fondo e qualche parola non proprio di soddisfazione da parte del 15 gialloblù.

C’è però ancora margine per provare a vincere le resistenze maltesi e portare la sfida ai supplementari. All’81’ altra palla d’oro: la difesa ospite respinge corto su una rimessa laterale ed Errico è bravo a pescare in area Di Maio, che, solissimo, incorna centralmente dando modo a Fernandes addirittura di bloccare. Il centrale difensivo rimane comunque in attacco a dare manforte a Prandelli. Del resto non c’è più nulla da difendere, e pazienza se ogni tanto La Fiorita si espone ai contropiede ospiti, comunque sempre senza frutto. Questo anche perché il tecnico Paus decide di operare i primi cambi solo all’82’. I 3’ di recupero concessi in un primo tempo diventano 5’, e l’ultimo squillo dell’incontro, proprio a ridosso della sirena, è una mischia promettente ma alla fine vanificata dal fuorigioco di Di Maio. Emesso il triplice fischio, i ragazzi del Birkirkara sfogano con urla di gioia tutta la tensione accumulata in una gara che mai o quasi mai è stata sotto il loro controllo, mentre La Fiorita aggiorna i propri numeri europei (decima partecipazione consecutiva alle coppe continentali, secondo pareggio e terzo gol) ma senza poterli trasformare in un sorriso che, per la condotta complessiva nel doppio confronto, ma specialmente per la gara di ritorno, avrebbe senz’altro meritato.

©SPTrePenne | La formazione titolare del Tre Penne alla Batumi Arena

Aveva decisamente meno speranze di passaggio del turno il Tre Penne, volato in Georgia con la volontà di chiudere a testa alta la prima avventura in Conference League dopo il 4-0 incassato all’andata dalla Dinamo Batumi. Missione compiuta, anche se nel bilancio della sfida di ritorno pesa forse l’assenza di un gol che il Tre Penne ha avvicinato molte volte nel corso di un primo tempo giocato con grande coraggio. La prima occasione è proprio dei ragazzi di Ceci, che all’8’ sfiorano il vantaggio con un tiro di Badalassi alto di poco. La Dinamo Batumi, spinta dal pubblico di casa, risponde con il mancino di Shindagoridze su cui Migani si supera. Al 16’ però il portiere del Tre Penne non è preciso nel rinvio: questo dà modo alla Dinamo di riportarsi subito in area di rigore, dove Sanogo ha la possibilità di controllare e poi di puntare il mirino sull’angolino basso, perfettamente centrato con il mancino.

Lo svantaggio non bagna le polveri della squadra ospite, subito in avanti alla ricerca del gol dell’orgoglio. Boccioletti lo sfiora con un gran mancino dalla media distanza; lo stesso fa Pieri dopo un gran lavoro in area: difesa del pallone fra due avversari e mancino improvviso del numero 9, costretto ad arrendersi ad un Kupatatdze altrettanto abile. Il portiere deve prodursi in un secondo intervento tutt’altro che banale a distanza di 5’, quando la punizione di Righini pesca in area Badalassi, il cui colpo di testa chiama il 13 di casa al tocco in angolo. Nella ripresa il tecnico della Dinamo gioca i propri assi e la pratica viene chiusa nel giro di 5’, quelli che occorrono a Manjgaladze per correggere in rete la botta di Gaprindashvili finita sulla traversa, e a Flamarion per eseguire un vero gioco di prestigio (conclusione in spaccata con pallonetto sul secondo palo), che permette alla Dinamo di portarsi sul 3-0 parziale e sul 7-0 nell’aggregato. Saranno questi anche i punteggi definitivi.

 


Qualificazioni di Uefa Europa Conference League, 1° Turno | La Fiorita – Birkirkara 1-1

 

LA FIORITA [4-3-3]

Vivan; Pedrelli, Di Maio, Brighi, Grandoni; Mularoni (dal 65’ Guidi), Errico, Amati (dal 78’ Loiodice); Lago (dal 72’ Zafferani), Prandelli, Rinaldi (dal 78’ Bardeggia)

A disposizione: Venturini, Perrotta, Santi

Allenatore: Nicola Berardi

 

BIRKIRKARA [4-4-2]

Fernandes; Briffa (dall’85’ Scicluna), Carniello, Pepe, Zammit; Attard, Bonanni (dal 90+2’ Bezzina), Venancio, Zammit, Montebello; Yankam, Falcone

A disposizione: Sylla, Cini, Farrugia, Borg, Friggieri, Valletta, Micallef

Allenatore: Andre Paus

 

Arbitro: Eldorjan Hamiti (ALB)

Assistenti: Ridiger Çokaj e Ani Kociaj (ALB)

Quarto Ufficiale: Erjon Bastari (ALB)

Ammoniti: Pepe, Carniello, Rinaldi, Di Maio, Montebello

Marcatori: 53’ Montebello, 56’ aut. Yankam

 


Qualificazioni di Uefa Europa Conference League, 1° Turno | Dinamo Batumi-Tre Penne 3-0

 

DINAMO BATUMI [4-2-3-1]

Kupatatdze; Chabradze, Kobakhidze, Azatskij, Navalovski; Teidi (dal 46’ Altunashvili), Manjgaladze (dal 61’ Pantsulaia); Gaprindashvili, Zaria (dal 75’ Mamuchashvili), Shindagoridze (dal 46’ Flamarion), Sanogo (dal 61’ Jigauri)

A disposizione: Alavidze, Karatishvili, Margvelashvili, Tevdoradze, Azarov, Gagoshidze

Allenatore: Gia Geguchadze

 

TRE PENNE [3-5-2]

Migani; Palazzi, Maicon (dal 65’ Casadei), Vandi; Sartori, Santoni, Righini (dal 73’ Zonzini), Semprini, Boccioletti; Pieri (dal 63’ Costa), Badalassi (dal 73’ Simoncelli)

A disposizione: Lanzoni, Chierighini, Zafferani

Allenatore: Stefano Ceci

 

Arbitro: Veaceslav Banari (MDA)

Assistenti: Andrei Bodean e Victor Mardari (MDA)

Quarto Ufficiale: Iuri Covtun (MDA)
Ammoniti: Boccioletti, Sanogo, Altunashvili, Palazzi, Kobakhidze

Marcatori: 16’ Sanogo, 47’ Manjgaladze, 50’ Flamarion

 


FSGC | Ufficio Stampa

 

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